Non si può raccontare la storia uscendo dagli schemi preconfezionati dall’intellighenzia. E guai a chi squarcia il velo d’omertà che da settant’anni nasconde i crimini commessi nel nome dell’ideologia comunista. Crimini orrendi, come lo stupro e l’infoibamento della giovane Norma Cossetto. Con quella guerra, lei, c’entrava solo perché italiana. Italiana e istriana. Ma i partigiani di Tito non hanno avuto pietà. L’hanno legata ad un tavolo e abusata per ore prima di scaraventarla, ancora viva, in una foiba. Ecco, tutto questo è raccontato per la prima volta in un film prodotto da Venicefilm in collaborazione con Rai Cinema. Si chiama “Red Land - Rosso Istria” e il 15 novembre approderà nelle sale.
Un bruciore di stomaco troppo grande, evidentemente, per i negazionisti militanti che in queste ore si stanno accanendo contro il regista, Maximiliano Hernando Bruno. A darne notizia è la pagina Facebook della pellicola con un post: “Amici di Rosso Istria, volevamo condividere con voi uno dei tanti attacchi che sta subendo il regista del film su Facebook tramite messaggi privati”. Le accuse sono quelle di “fascismo” e di “revisionismo”. “Volevo dirle - scrive qualcuno - che lei si dovrebbe vergognare. Mi auguro che faccia la fine di Cristicchi (autore del musical “Magazzino 18”, ndr) che si è visto stroncare la carriera dopo aver propagandato revisionismo storico. Lei è un fascista”. Contattato da TriestePrima, però, Bruno ha preferito replicare con un “no comment”. Una linea che ha poi sposato anche la produzione, rimuovendo il post di denuncia dalla pagina ufficiale.
Nel frattempo, dopo la presentazione in Senato di martedì, Red Land è arrivato nel Salotto Azzurro del Comune di Trieste. La città simbolo dell’esodo e delle drammatiche vicende del confine orientale. Ed è proprio dal capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, dove stasera verrà proiettata in anteprima la pellicola, che arriva il commento tranchant del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “La verità - spiega a IlGiornale.it - disturba gli idioti, e gli idioti sono tanti”. Questo, continua Gasparri, “è il prodotto della rimozione storica”.
E allora, conclude, “ben vengano iniziative coraggiose come questo film, che verrà trasmesso anche dalla Rai e probabilmente arriverà nelle scuole, così c’è speranza che gli idioti imparino qualcosa e, se non saranno loro, saranno i loro figli”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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