Alfie, il cordoglio dell'Italia

Da Alfano alla Meloni, dal popolo del Family Day a Salvini, la politica italiana si rammarica per la morte del piccolo Alfie Evans

Alfie, il cordoglio dell'Italia

"Addio piccolo Alfie. Ti abbiamo voluto bene". È il messaggio di cordoglio per il piccolo Alfie Evans, morto questa notte a causa di una malattia neurodegenerativa, da parte del il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che insieme a quello degli Interni, Marco Minniti, si era mosso per dare la cittadinanza al bimbo e tentare di portarlo in Italia prima che venissero staccate le macchine che lo tenevano in vita.

La storia del bambino ha commosso l'Italia. E in molti hanno commentato la sua morte. "Hanno vinto loro, quelli che Alfie lo volevano morto subito, perché evidentemente costava troppo tenere le macchine accese per qualcuno che ha poche speranze di farcela", ha accusato Giorgia Meloni, "Non è la mia Europa quella che si accanisce contro una famiglia colpita dalla tragedia lacerante di un figlio gravemente malato. Non è la mia Europa quella nella quale i medici guardano più ai bilanci dell'azienda sanitaria che alla vita delle persone, quella nella quale i giudici si permettono di definire una vita inutile, quella nella quale burocrati e passanti hanno più diritto di una madre e di un padre a decidere cosa sia meglio per il loro bambino. Combatteremo questa Europa, sempre. Perché non ci siano altri Alfie Evans, altri Charlie Gard, e per i loro genitori, traditi da quella che ci ostiniamo (sbagliando) a chiamare civiltà. Addio, Alfie".

"Buon viaggio piccolo e sfortunato Angioletto", scrive invece Matteo Salvini, "Un abbraccio ai coraggiosi mamma e papà. Perché non hanno permesso che venisse curato in Italia? Qualcuno aveva qualcosa da nascondere? Da papà e da politico provo rabbia e tristezza: mai più".

"Una vicenda che deve continuare a farci riflettere sul valore della vita umana, sul rispetto della maternità e della paternità, sui compiti della medicina e del diritto", aggiunge poi il Movimento per la Vita, "Il piccolo guerriero italiano ci ha fatto capire quanta forza c'è nella vita fragile. Un mistero immenso che ci supera, ci stupisce e ci rende grati di esistere. Il sacrificio di Alfie, vittima di una terribile deriva statalista che pretende di discriminare tra vite degne e vite non degne, possa far comprendere che in ogni esistenza umana, dal concepimento, in qualunque circostanza, la dignità è sempre presente con la stessa intensità uguale per tutti. Grazie, Alfie!".

E il movimento del Family Day sottolinea: "Alfie ha lottato come un leone per cinque giorni, ha squarciato l'indifferenza di una società utilitarista e ha destato milioni di coscienze.

Con la sua debolezza ha messo a nudo l'arroganza di chi ha voluto dargli la morte per questioni economiche e di sovranità. Il suo esempio da martire sarà una stella polare per tutto il movimento pro life e pro family europeo".

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