Amanda Knox in lacrime: "Il ladro Guede uccise Meredith"

Amanda Knox torna in Italia e scoppia in lacrime raccontando la sua versione dei fatti sull'omicidio Meredith al Festival della Giustizia penale in questi giorni a Modena

Amanda Knox in lacrime: "Il ladro Guede uccise Meredith"

Il ritorno di Amanda Knox in Italia dall'assoluzione quattro anni fa finisce in lacrime. È la prima volta di Amanda da donna libera, come aveva scritto per annunciare il suo ritorno nel nostro Paese, dopo i terribili fatti di 12 anni fa che portarono all'omicidio della coinquilina Meredith Kercher. La 31enne americana ha parlato al Festival della Giustizia penale in questi giorni a Modena, in particolare nel dibattito sul "Processo mediatico al cospetto dell'errore giudiziario" per portare la sua testimonianza come protagonista di uno dei misteri più eclatanti della cronaca italiana. Durante il suo intervento è scoppiata in lacrime: "L'Italia è diventata parte di me, sono tornata perché una volta qui mi sentivo a casa e spero di sentirmi così ancora un giorno. Tanta gente pensa che io sia pazza a venire qui - ha detto - ho paura di essere derisa, molestata e di ricevere nuove accuse. Alcuni hanno persino affermato che io con la mia presenza ho profanato la memoria di Meredith: si sbagliano".

Tornando sul suo processo ha dato la sua versione di come sono andate le cose: "Il fatto che io continui nonostante la pronuncia della Cassazione ad essere ritenuta responsabile in questo modo per il dolore dei Kercher e per i fatti di Perugia dimostra quanto possano essere potenti le narrazione false e come possono minare la giustizia, ma i media possono anche rivelare al verità. Il primo novembre 2007 un ladro di nome Rudy Guede è entrato nel mio appartamento e ha violentato e ucciso la mia coinquilina Meredith, il suo Dna è stato rilevato sul corpo e in tutta la scena del crimine, ha lasciato le impronte digitali. E alla fine è stato catturato, processato e condannato. Eppure nonostante l'attenzione ricevuta dal caso, molte persone non hanno mai sentito il nome di Guede. Questo perché la polizia e il pm e i media e il pubblico hanno concentrato la attenzione su di me. La polizia era sotto una pressione immensa che chiedeva di arrestare un colpevole. Sono stata indagata. Una decisione non basata su prove e testimonianze". Lo ha detto Amanda Knox al festival della Giustizia penale di Modena, ricostruendo la vicenda giudiziaria che la ha coinvolta. E' la prima volta in Italia per Amanda dalla scarcerazione, a 4 anni dalla assoluzione dall'accusa di avere preso parte all'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia

"Per tutto il mondo io ero una furba, psicopatica e drogata, puttana. Ma è stata creata una storia falsa che ha scatenato le fantasie della gente. Una storia che piaceva alla gente.

I giornalisti scrivevano di orge sessuali, mi hanno ribattezzato Foxy Knoxy, hanno fatto speculazioni facendomi passare per una furba, psicopatica, drogata e puttana - ha aggiunto Amanda visibilmente commossa - E questa storia falsa è entrata anche in aula di tribunale, mentre io in cella potevo solo soffrire in silenzio. L'inchiesta è stata contaminata da questa storia falsa ed era impossibile per me avere un processo giusto, per l'opinione pubblica io ero un oggetto da consumare".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica