Bardonecchia, ira dei campeggiatori "migranti entrano nel villaggio"

Dal Colle della Scala i migranti tentano di sconfinare in Francia. E usano come bivacco e luogo di transito un campeggio privato

Bardonecchia, ira dei campeggiatori "migranti entrano nel villaggio"

Bardonecchia continua ad essere una delle vie battute dai migranti per arrivare in Francia. Le rotte percorse per tentare di sconfinare, però, stanno cambiando e chi non passa da Ventimiglia prova ad attraversare il tunnel del Frejus. Ma il passo è pericoloso e i 13 km all'interno del sotterraneo rappresentano una vera e propria sfida alla morte. Così, il Colle della Scala, è diventato un luogo di transito quotidiano. Situato nelle Alpi Cozie, il passo collega la Val di Susa alla Val della Clarée, nel dipartimento delle Hautes-Alpes. Uno dei modi per cercare di sconfinare, insomma, è dirigersi verso alcuni sentieri che consentono di evitare la strada provinciale (e i controlli), ma per arrivarci si passa da Bardonecchia, dove la situazione è già surriscaldata per via delle altre rotte perseguite. I turisti sono preoccupati e segnalano la presenza dei migranti all'interno del principale camping della zona. "Fino a qualche mese fa si poteva assistere solamente a dei via-vai notturni", ci dice Claudio, un campeggiatore, che aggiunge "adesso ci sono migranti all'interno del camping stesso".

Nell'ultimo periodo, quindi, gli immigrati sono entrati clandestinamente nella struttura. Il campeggio in questione è il Bokki, storica destinazione turistica di Bardonecchia. Un camping composto da circa 250 postazioni tra casette in legno, roulotte e tende. E la preoccupazione dei campeggiatori è rivolta specialmente a quando all'interno del complesso resteranno in pochissimi: "A settembre qui ci saranno sì e no una ventina di persone", dice Claudio, un altro campeggiatore, che aggiunge:"il pericolo è che possano entrare nelle casette e sottrarci i nostri beni". Ma se le attenzioni sono rivolte al futuro, già adesso la struttura sarebbe diventata meta di bivaccamenti: i migranti hanno iniziato a dormire sulle panchine e ad utilizzare la struttura come luogo di transito.

Per sfuggire ai controlli, dunque, delle piccole processioni di migranti si dirigono verso i quasi 1800 metri d'altezza del Colle. La polizia francese, però, sta aumentando i controlli, interrompendo da principio l'utilizzo della nuova rotta. Coloro che tentano di sconfinare, così, sono spesso costretti a tornare indietro, interessando di nuovo i turisti e le relative preoccupazioni. Il fenomeno sarebbe stato segnalato al commissariato di pubblica sicurezza di Bardonecchia e al comune e, per quanto per ora sia assolutamente sporadico, potrebbe contribuire a stroncare il turismo montano in alta Val di Susa. Se il via-vai dovesse continuare, infatti, come è ultimamente accaduto in altre mete turistiche d'Italia, molti campeggiatori potrebbero decidere di trascorrere le proprie vacanze altrove. Già nel 2016, infine, il Colle della Scala balzò alle cronache per un tentativo di un migrante di oltrepassare il confine: un ventisettenne maliano andò in ipotermia e i sanitari furono costretti ad amputargli entrambi i piedi per salvargli la vita.

La frequenza con cui i migranti tentaniodi sconfinare mediante i valichi alpini minori, come il Colle della Scala e il Colle della Rho, pare stia vertiginosamente aumentando. Con tutti i rischi del caso, per i migranti stessi, per i campeggiatori e per il tradizionale turismo della zona.

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