Grave episodio di aggressione su un autobus del Ctm a Cagliari, verificatosi durante la notte di ieri. La vittima è un 65enne, medico del comando regionale dei carabinieri, pestato da un nordafricano a bordo di un mezzo pubblico della linea 1.
È lo stesso professionista, Fabio Barbarossa, a raccontare quei momenti terribili, come riportato da "CastedduOnLine". Quando l'autobus era all'altezza di via Roma, il medico si è reso conto che un extracomunitario aveva iniziato a molestare pesantemente due giovani turiste appena salite a bordo.
"Mi sono voltato per cercare di capire che cosa stava accadendo", riferisce Barbarossa. Un'intrusione che non è andata a genio all'africano, divenuto subito aggressivo e completamente fuori controllo. "Si è alzato in piedi e ha iniziato a sbraitare e a minacciare nonostante io non avessi nemmeno aperto bocca", prosegue il 65enne.
Furioso, il magrebino ha strappato di mano l'ombrello a Barbarossa e con esso ha iniziato a percuoterlo come una furia. "Io mi sono riparato nel tentativo di parare i colpi. Il bus si è fermato e tutti sono fuggiti, tranne una ragazza, e lui ha continuato a colpirmi", racconta l'uomo.
Nessuno dunque, ancora una volta, è intervenuto in difesa di una vittima di aggressione, pure se a bordo di un mezzo pubblico. Il nordafricano, nel frattempo, è sceso dal bus proprio in via Roma, ma si è visto costretto a tornare sui suoi passi a causa del fatto di aver dimenticato uno zaino. L'autista aveva tuttavia oramai già chiuso le portine, per cui al magrebino non è rimasto altro da fare che sfogare la sua residua rabbia prendendo a pugni i vetri.
Lo straniero è infine stato tratto in arresto dai carabinieri di Cagliari, mentre la vittima è stata trasportata in ambulanza all'ospedale Brotzu in codice arancione.
Sono 15 i giorni di prognosi per il medico a causa delle lesioni riportate, in particolar modo un trauma toracico ed un trauma contusivo alla spalla destra.
Tanta l'amarezza per quanto accaduto."Vorrei che questa notizia facesse il giro del mondo. Sono l’esempio di una situazione non più tollerabile", denuncia il 65enne.
"Tutti mi hanno detto che su quel pullman poteva esserci una loro mamma o un loro fratello. O siamo in grado di dare sicurezza a figli e parenti oppure, come società, siamo destinati a estinguerci", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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