Carcere a Natale, tunisino delinque in ogni modo per farsi arrestare

Le peripezie compiute dal nordafricano per farsi arrestare e trascorrere il Natale in cella: la clandestinità e la violazione del divieto di reingresso non sono sufficienti, così come il danneggiamento. Decide quindi di caricarsi di cocainea, poi chiede ad una guardia di chiamare i carabinieri

Carcere a Natale, tunisino delinque in ogni modo per farsi arrestare

È stato "costretto" a delinquere più volte fino quasi ad implorare per farsi arrestare e poter così trascorrere in carcere il Natale, dato che essere clandestino ed aver violato il divieto di ritorno dopo l'espulsione non era sufficiente a garantirgli di rimanere dietro le sbarre.

L'assurda vicenda arriva da Bergamo, ed è stata documentata dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile intervenuti a fermare il responsabile dopo che aveva fatto il pieno carico di cocaina per dimostrare ai rappresentanti delle forze dell'ordine di essere meritevole quantomeno di un arresto.

Protagonista in negativo, come riportato dalla stampa locale, il tunisino di 34 anni Hamza Yacoubi, individuo con una serie precedenti di polizia alle spalle per i quali era stato allontanato dai confini nazionali tramite decreto di espulsione con divieto di reingresso.

Tutto ha avuto inizio verso l'alba dello scorso giovedì 12 dicembre, quando i carabinieri del Norm di Bergamo hanno effettuato un blitz nella stazione centrale della città, un luogo di ritrovo per malviventi e spacciatori che le forze dell'ordine stanno disperatamente tentando di riqualificare, tra mille difficoltà.

Durante le operazioni di controllo gli uomini dell'Arma si imbattono anche in Yacoubi, senza fissa dimora, ed effettuano delle verifiche più approfondite nei suoi confronti. Dai database risulta quindi fin da subito l'espulsione nei confronti del nordafricano, così come la violazione del divieto di reingresso in Italia ad essa associata. Scattano pertanto le manette, e vista l'ora è possibile addirittura effettuare il giudizio direttissimo nel corso della medesima mattinata. Il giudice, tuttavia, non si esprime nella maniera in cui il magrebino si sarebbe auspicato e lo rimette a piede libero. Ma l'intenzione di ottenere i pasti pronti ed il caldo delle celle del carcere è ancora forte, motivo per cui lo straniero tenta di ingegnarsi in ogni modo.

Prima con il danneggiamento, dato che, in preda alla furia per essere tornato in libertà, raggiunge il centro di Bergamo e ruba l'espositore delle locandine da un'edicola. Oltre a ciò, in largo Belotti, prende a pugni e manda in frantumi i finestrini di due autovetture posteggiate a bordo strada. Dopo di che attende con pazienza l'arrivo delle forze dell'ordine, come testimonia anche un negoziante del posto: "Si è fermato improvvisamente, sembrava davvero in attesa che arrivasse qualcuno, polizia o carabinieri, a prenderlo", racconta, come riportato dal "Corriere della Sera".

Neppure questo è tuttavia sufficiente a spedirlo dietro le sbarre, arriva una seconda denuncia a piede libero.

Deciso a non arrendersi, il nordafricano pensa dunque ad un altro stratagemma, raggiungendo nuovamente l'area di Seriate, dove solitamente alloggia e spaccia. Dopo aver chiesto ad un connazionale della cocaina (circa 30 grammi suddivisi in 32 palline termosaldate), ha raggiunto la stazione centrale e si è presentato ad una guardia giurata, dichiarando apertamente: "Chiama i carabinieri, ho tanta droga addosso, devono arrestarmi". Il vigilante, basito, fa come richiesto e sul posto giungono ancora una volta i carabinieri.

Stavolta il nordafricano raggiunge il suo scopo e viene arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giudice, oltre alla pena detentiva, richiede anche di eseguire una valutazione psichiatrica.

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