"Pasta a fuoco spento", "Non funziona": botta e riposta Parisi-Colonna

Dopo l'idea lanciata dal fisico Giorgio Parisi di cuocere la pasta a fuoco spento per contrastare il caro bollette, lo chef Antonio Colonna ha risposto bocciando la soluzione e proponendo la "cottura a freddo"

"Pasta a fuoco spento", "Non funziona": botta e riposta Parisi-Colonna

Il caro bollette e l'esigenza di risparmiare gas e luce sta creando problemi anche sulla cottura dell'alimento più amato dagli italiani: la pasta. Come abbiamo visto sul Giornale.it, si è alzato un polverone soprattutto sul web per la proposta del fisico Giorgio Parisi, premio Nobel, che ha consigliato di spegnere il fuoco una volta che l'acqua ha raggiunto la temperatura di ebollizione. Spaghetti o mezze maniche che siano, riusciranno ad arrivare alla cottura prevista risparmiando notevolmente sulla bombola e sui conti. "È la terza volta che provo e devo dire funziona", ha scritto su Facebook. Al fisico, però, ha risposto uno chef stellato che ha proposto un'altra soluzione.

"Non è un goliardico della cucina"

La "bocciatura" alla proposta del fisico arriva da uno cuoco stellato, il romano Antonello Colonna, secondo il quale la pasta cucinata a fuoco spento "esce gommosa, molto meglio procedere con la cottura a freddo", ha affermato intervistato da Repubblica. La frecciatina a Parisi, poi, arriva subito dopo. "Credo che Parisi non sia un goliardico della cucina", ha aggiunto. L'aggettivo non ha soltanto il significato che tutti conosciamo, quello comune che indica qualcosa di divertente, giovanile o spensierato. In questo caso ha l'accezione di "pertinente": il fisico non è del mestiere, dunque il suo consiglio non è il massimo. "Questa soluzione nei ristoranti di alto livello non può andare, perché se cotta così la pasta assume una texture gommosa - sottolina Colonna - Me lo ricordo bene quando a casa dei miei genitori la bombola del gas si spegneva proprio mentre gli spaghetti erano in cottura. E quando accadeva erano guai, perché la consistenza del prodotto era ormai compromessa".

Cos'è la "cottura a freddo"

Semmai, per risparmiare sul caro bollette, lo chef è più propenso per la cosiddetta "cottura a freddo". Ecco il procedimento: "Si prende una pentola, per ogni etto di pasta si mette un litro d'acqua, poi si mette sul fuoco. Man mano che l'acqua si scalda, con un mestolo si toglie", afferma a Repubblica. A quel punto, la pasta sarà pronta con la pentola che nel frattempo sarà rimasta quasi vuota d'acqua. Dalla padella alla brace, si dice, ma il caro energia fa passare dalla pentola alla brace: non è una provocazione ma un'altra soluzione proposta da Colonna che ha sistemato una griglia in cucina per risparmiare sulle bollette.

"Ho eliminato alcuni piatti, come quelli che richiedono una cottura a bassa temperatura" perché bisognerebbe avere il forno operativo per tante ore di seguito. Altre pietanze, invece, possono essere cucinate in quest'altra maniera "sempre con la cura, l'eleganza, l'attenzione e la modernità che contraddistinguono i ristoranti di alto livello", conclude.

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