Coronavirus, tornano a crescere i positivi

Il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus supera quota 80mila. 4.492 i nuovi positivi. I guariti sono 10.361 (+999)

Coronavirus, tornano a crescere i positivi

Dopo alcuni giorni di calo, torna a crescere il numero dei nuovi positivi. Ad oggi, sono 62.013 i soggetti positivi: 4.492 in sole 24 ore mentre ieri si erano registrati 3.491 nuovi casi. Aumenta anche il numero delle vittime. Sono 712 i nuovi deceduti (ieri erano 683) per un totale di 8.215 persone. Sale di 999 unità il numero dei guariti (10.361 in totale). Dall'inizio della diffusione del coronavirus in Italia, 80.539 persone hanno contratto il Covid-19 (6.153 persone in più rispetto a ieri, contando anche morti e guariti). I pazienti ricoverati con sintomi sono 24.753; 3.612 sono in terapia intensiva (+123, +3.5%), mentre 33.648 sono in isolamento domiciliare fiduciario.

Sono questi i dati riferiti da Agostino Miozzo, direttore del Dipartimento della Protezione civile, e Luigi D'Angelo, direttore operativo emergenze. "Angelo Borrelli ha fatto il test e fortunatamente è risultato negativo e auspichiamo che presto possa riprendere il comando del Dipartimento e tornare da questo periodo di malattia", ha dichiarato Miozzo.

Riguardo ai dati di oggi, Miozzo ha dichiarato che "stiamo analizzando l'incremento di oggi, giunto dopo qualche giorno di calo. Abbiamo parlato anche con le regioni del Nord, è possibile che sia dovuto a un accumulo di tamponi dei giorni scorsi processati più tardi. Ma è un'ipotesi, stiamo valutando". "Le misure sembrano avere effetto, misuriamo oggi quello che è accaduto 10-15 giorni fa. C'è difficoltà nella ricostruzione degli eventi che hanno portato a questa situazione​. È importante non abbassare la guardia, stiamo assistendo a un rallentamento della curva. Molto probabilmente nei prossimi giorni vedremo un calo sostenuto della casistica, spero soprattutto della mortalità, che segue di qualche giorno i casi diagnosticati", ha spiegato il vicedirettore vicario Oms, Ranieri Guerra, aggiungendo che "è fondamentale continuare con l'isolamento domiciliare".

"In questo momento l'Oms sta pre qualificando più di 200 test rapidi, al momento la tecnologia attuale è quella del tampone - ha continuato Guerra -. Credo debba essere rafforzata al massimo il controllo, soprattutto al personale sanitario, queste persone devono essere tutelate non solo con le protezioni, ma deve essere garantita una diagnostica costante per sapere se sono positive".

Sul tema delle mascherine ci sono numerose circolari esplicative "ma troppo spesso vediamo immagini fuorvianti, come ciclisti che usano le mascherine Ffp3. Questo tipo di mascherine devono essere destinate agli operatori sanitari. Una mascherina di quel tipo bisogna saperla usare. Sapete quanto è difficile il recupero e la dotazione delle mascherine da destinare a chi ha necessità assoluta, sono una merce preziosa chiedo a tutti di non farne un cattivo uso, invito a non sprecare questi dispositivi", ha affermato Miozzo annunciando anche che "da oggi parte l'appello per reclutare infermieri da inviare in Lombardia e nelle regioni dove ci sarà bisogno, come è stato fatto per i medici. Il bando sarà online stasera".

Lombardia

"I dati di oggi segnano una crescita anche significativa. I positivi sono 34.889 (+2.443), crescono anche i decessi che sono 4.861 (+387). In Lombardia ci sono 10.681 persone ricoverate: sono 655 più di ieri, quando ieri erano state 315. In controtendenza il dato della terapia intensiva, con 1.263 pazienti, 27 più di ieri. Una nota positiva arriva dai guariti che sono ormai 7.839. Sono 1.501 più di ieri, quando erano stati 990", ha dichiarato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'aggiornamento quotidiano su Facebook sull'emergenza coronavirus.

"Nessuno ha avuto il numero di casi che abbiamo avuto noi, nessuno ha dovuto dare una risposta così forte come abbiamo dovuto darla noi. Fortunatamente per loro le altre regioni hanno avuto meno casi o, come nel caso del Veneto, sono riusciti a isolare subito il primo focolaio. Quindi la nostra regione è un caso unico, ma ha avuto una capacità di reazione straordinaria", ha commentato Gallera.

Le città con il maggior numero di contagi restano Bergamo con 7.458 (386 in più, ieri erano state 344) e Brescia con 6.931 (334 in più, ieri erano state 300), ma i dati sono in linea con quelli di mercoledì. "Colpisce il dato della provincia di Milano: siamo arrivati a 6.922 casi positivi, 848 in più in un giorno. Sono più del doppio di ieri. La crescita è raddoppiata in un giorno ma questo dovrebbe essere effetto dei maggior numero di tamponi fatti. Ho chiamato i direttori degli ospedali di Milano e mi hanno detto che la crescita dei positivi non corrisponde a una maggiore richiesta di accesso ai ricoveri". "Oggi misuriamo chi si è infettato tra 7 e 14 giorni fa e che oggi comincia ad avere sintomi. Nel momento in cui aumentiamo la tamponatura, inevitabilmente assistiamo ad un aumento dei casi positivi, che altro non sono che nuove diagnosi. I dati dunque vanno visti con cauto ottimismo", ha spiegato il professor Federico Perno dell'ospedale Niguarda di Milano.

"In questa battaglia non ci sono scorciatoie, ma la possiamo vincere e la vinceremo se ognuno di noi sarà rigoroso con se stesso. La vinceremo con la responsabilità di ognuno di noi, di ogni cittadino", ha affermato Gallera.

Lazio

"Oggi registriamo un dato di 195 casi di positività con un aumento legato essenzialmente ai cluster nelle case di riposo e Istituti religiosi sui quali dobbiamo mantenere altissima l'attenzione e un trend comunque stabile al 10%. La somma dei casi registrati oggi nelle case di riposo arriva a 67 ovvero più di un 1/3 dei casi totali giornalieri", ha spiegato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

"Continuano ad essere in aumento i guariti che nelle ultime 24 ore salgono di 24 unità arrivando a 155 totali, guarisce anche uno dei bambini ricoverati all'ospedale pediatrico Bambino Gesù - ha continuato l'assessore -. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 6.398 e sono 11 i decessi".

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