Ecco la grande beffa sui Pos: così paghiamo più di tutti in Ue

In Italia le commissioni sui pagamenti con moneta elettronica sono più alte rispetto ai Paesi europei che hanno già applicato la direttiva Ue che taglia i costi delle transizioni

Ecco la grande beffa sui Pos: così paghiamo più di tutti in Ue

Ormai per pagare con la carta non serve neanche il pin; quasi ovunque basta appoggiare la scheda sul Pos e in pochi secondi il gioco è fatto. La tecnologia avanza e rende più facili anche i pagamenti, sebbene molti italiani siano rimasti ancorati al contante. I pagamenti con moneta elettronica però piacciono all’Unione nazionale dei consumatori, che ha esultato per il provvedimento contenuto nella legge di bilancio 2018 che introduce multe salate per gli esercenti che si rifiutano di accettare pagamenti con carta: trenta euro per transazione non concessa, contro i trenta euro che invece erano previsti fino ad ora per la mancata attivazione del Pos (Guarda il video).

Il provvedimento però non convince Confcommercio per una questione economica: in Italia le commissioni sui pagamenti con moneta elettronica sono più alte rispetto ai Paesi europei che hanno già applicato la direttiva Ue che taglia i costi delle transizioni. In Francia e Germania, infatti, le commissioni sui pagamenti con carta sono già allo 0,2%, mentre da noi piccoli e grandi acquisti tramite Pos costano ai commercianti anche l’1%.

Sebbene l’utilizzo della moneta elettronica sia aumentato, l’incidenza del contante nel nostro Paese rimane tra le più alte d’Europa: secondo il Cashless

society index, l’indicatore che valuta l’evoluzione dei pagamenti elettronici, l’Italia è al ventiquattresimo posto nella classifica dei Pagamenti con carte. Sotto di noi ci sono solo Ungheria, Grecia, Bulgaria e Romania.

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