Ex guerriglieri di Daesh sui barconi: così torna l'allarme terrorismo

Le autorità tunisine pensano che tra i migranti sbarcati in Sicilia ci siano anche ex combattenti dello Stato Islamico. La senatrice di FdI Santanché sferza il Viminale: "Intervenga"

Ex guerriglieri di Daesh sui barconi: così torna l'allarme terrorismo

Ex combattenti del sedicente Stato Islamico potrebbero essere arrivati in Italia, su uno dei tanti barconi che in queste settimane hanno attraccato sulle coste della Sicilia.

A lanciare l’allarme ci hanno pensato, seppur in maniere informale, le autorità della Tunisia, che insieme alla Libia rappresenta il Paese punto di partenza delle migliaia di migranti che ogni giorno salpano verso la Trinacria.

A riportare la notizia è stato Avvenire: il quotidiano cattolico, infatti, racconta come negli ultimi giorni alcuni immigrati tunisini, appena arrivati in Italia siano riusciti a scappare, sfuggendo ai controlli delle forze dell’ordine. Nell’articolo di Avvenire, Nello Scavo scrive: "Dal Paese d’origine le autorità hanno fatto sapere, a quanto pare in modo piuttosto informale, che tra loro potrebbe esserci qualche ex combattente del Daesh". Una notizia del genere, va da sé, non può passare inosservata. E non può che far scattare più di un campanello d’allarme.

Quella siciliana è una vera e propria emergenza. Come ogni estate, l’isola viene presa d’assalto dai barconi. E anche in questi ultimi tre mesi, nonostante lo spauracchio del Covid-19, il flusso migratorio non si è certo arrestato. In migliaia sono sbarcati e in migliaia sono stati accolti nei diversi centri di accoglienza dell’isola, Lampedusa compresa.

Negli hotspot gremiti all’inverosimile, più di un gruppo di immigrati è scappato, facendo perdere le proprie tracce. E in queste stesse strutture, chiamate a ospitare spesso e volentieri un numero di persone anche dieci volte maggiore rispetto alla massima capienza consentita, si sono registrati numerosi casi di positività al coronavirus. Per fare fronte a questa emergenza, il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci aveva diramato un’ordinanza per svuotare e chiudere tutti gli hotspot dell’isola, e trasferire fuori dai confini regionali (tramite ponte-aereo) tutti i migranti ospitati.

Di mezzo si è messo il governo, che ha fatto ricorso al Tar (e i giudici del tribunale amministrativo lo hanno accolto), e anche il Viminale di Luciana Lamorgese.

Ecco, a proposito del ministro dell’Interno, Daniela Santaché pretende chiarezza sulla notizia del possibile arrivo con i barconi nel nostro Paese di ex combattenti dell’Isis. "Un quotidiano cattolico e non un post di Matteo Salvini o un’intervista di Giorgia Meloni dà notizia che in Italia sarebbero sbarcati ex combattenti del Daesh, non persone in fuga da situazioni difficili o meritevoli di accoglienza; in questo caso si tratta di terroristi che – stando all'articolo di Avvenire – sarebbero già scappati e liberi sul nostro territorio", argomenta la senatrice di Fratelli d’Italia.

Quindi, in ultima battuta, l’esponente di FdI affonda il colpo, incalzando la titolare del Viminale: "Senza voler scatenare allarmismi che alla luce di questa notizia sarebbero comunque del tutto fondati, ci chiediamo se il Viminale è già al corrente di questo fatto e se verranno attivate immediatamente operazioni di ricerca e rimpatrio di questi soggetti

obiettivamente pericolosi".

Si attendono ora i chiarimenti (dovuti) del ministero dell'Interno. Perché di fronte alla minaccia terroristica non si può e non si deve mai abbassare la guardia. Neanche in tempi di pandemia.

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