Ha aggredito gli agenti nel Cara, il gambiano rischia l'espulsione

Dopo l'arresto del gambiano che ha aggredito insieme a 50 migranti due agenti a Cerignola (Foggia), scattano gli effetti del decreto sicurezza: lo straniero rischia l'espulsione

Una rivolta nel Cara di Borgo Mezzanone (Immagine di repertorio)
Una rivolta nel Cara di Borgo Mezzanone (Immagine di repertorio)

Il decreto Salvini che riforma le regole per la sicurezza e sull'immigrazione - in particolare sulla revoca dell'asilo - ha già i suoi primi effetti.

Lo assicurano fonti del Viminale, che rivelano come il gambiano che sabato scorso è stato fermato per un controllo da due agenti della polizia stradale e che - insieme ad altri 50 migranti - ha prima tentanto di investire con l'auto, poi è fuggito e infine ha aggredito i poliziotti fuori dal Cara di Cerignola (Foggia) ora sia già a rischio espulsione.

Omar Jallow (questo il nome dello straniero) era infatti un richiedente asilo che aveva ottenuto la protezione umanitaria grazie a un ricorso alla magistratura. Il suo status doveva già essere riesaminato dalla commissione territoriale di Foggia che doveva deciderne l'eventuale rinnovo. L'aggressione, però, ha accelerato la procedura e proprio per effetto del decreto Salvini il fascicolo su di lui è già all'esame degli uffici competenti.

Sabato l'uomo era stato fermato dai due agenti mentre era a bordo della sua auto. Invece di fermare il motore, aveva però provato a investirli ed era fuggito. Ne è nato un inseguimento terminato vicino al Centro d'accoglienza di Borgo Mezzanone, dove i poliziotti sono scesi dall'auto e stavano per arrestare lo straniero.

In quel momento, però, una cinquantina di migranti li hanno accerchiati e aggrediti per evitare che mettessero le manette al 26enne. Solo grazie all'intervento di altre volanti la rivolta è stata sedata e Jallow è finito in carcere. Gli agenti hanno invece riportato ferite guaribili in quindici e trenta giorni.

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