
Si arrabbia con chi sporca nella palazzina, fa rumore, parcheggia davanti al suo garage e gli sbatte i tappeti sul terrazzo. Ma questa pensionata 76enne di Vicenza non ha solo il pallino dell'ordine e della pulizia. È anche una nostalgica del Ventennio fascista.
A detta di tre famiglie che vivono nel suo stesso condominio, negli ultimi anni la signora avrebbe tenuto una serie di atteggiamenti molesti, come insulti, minacce e dispetti contro chi, a suo dire, sporca e crea disordine. E questo ha fatto scattare la denuncia, come racconta Il Giornale di Vicenza.
Ma a infastidire più di tutto i vicini di casa è l'atteggiamento nostalgico della signora nei confronti del regime di Benito Mussolini. Pare infatti che la 76enne abbia cercato più volte di insegnare ad alcuni bambini del palazzo le storiche canzoni del Ventennio fascista, "Faccetta nera" e "Giovinezza". La procura della Repubblica ha avviato un’indagine per verificare la fondatezza delle accuse, mentre i vicini sperano in un allontanamento della donna dal condominio.
Sulla vicenda si è espressa la segretaria provinciale di Forza Nuova che, oltre a "esprimere solidarietà" alla pensionata, si è detta pronta ad "analizzare la situazione ed eventualmente, se
fosse necessario, offrirle l'assistenza legale gratuita". "Il riferimento agli inni fascisti e alle tematiche affrontate dalla signora è ridicolo e fa semplicemente sorridere", si legge nel comunicato.
IN CHE MANI SIAMO FINITI.
Evidentemente a Vicenza la criminalità non esiste. Non succede mai nulla di grave. Nemmeno un tentato borseggio sull'autobus, una solitaria rapina di notte o un ubriaco che sfascia qualche vetrina. E nemmeno qualcuno che parcheggi l'auto in doppia fila o butti per terra la cicca. Niente. Tranquillissima e civilissima città. In questo caso si spiega perché la Procura trovi la voglia, il tempo, i soldi, la pazienza e lo stomaco forte per stare appresso a queste scemenze.