Da ormai diverse settimane, le coste italiane sopportano una pressione enorme a causa dell'elevato flusso di migranti che preme contro i confini delle nostre acque territoriali. Negli ultimi giorni si stanno abbattendo tutti i record finora registrati e nonostante l'impiego di traghetti e navi militari, risulta impossibile liberare l'hotspot perché il flusso in ingresso è costantemente maggiore rispetto a quello in uscita. Il risultato è che nella struttura di Lampedusa, a fronte di 350 posti disponibili, continuano a essere presenti quasi 1700 migranti. Durante la notte le condizioni del mare non hanno permesso lo sbarco di ulteriori persone e ora è corsa contro il tempo per liberare l'hotspot: oggi altri 600 partiranno con la nave Diciotti.
E quelli di Lampedusa non sono gli unici sbarchi, perché eventi si verificano anche in altri porti della Sicilia, in Calabria e in Sardegna. E a dimostrazione del fatto che le coste sono al collasso, non trovando più disponibilità in nessuno dei soliti punti di approdo, il Viminale ha autorizzato lo sbarco di una ong con circa 400 migranti in Campania, a Salerno. "Nel luglio di quest'anno abbiamo superato gli sbarchi registrati in tutto il 2019. Non vediamo l'ora di tornare al governo per occuparci di lavoro, sicurezza, difesa dell'Italia. Alla faccia di una sinistra arrabbiata, che insulta e cavalca fake news", ha dichiarato Matteo Salvini durante il suo intervento alla festa della Lega Romagna a Cervia, nel ravennate. Poche ore prima, il leader della Lega aveva postato qualcosa di simile sui suoi profili social, aggiungendo: "Serve un ministro pronto a difendere i confini, lo si deve per rispetto degli italiani in difficoltà". A luglio nel nostro Paese ci sono stati oltre 13mila sbarchi contro gli 11 registrati in tutto l'anno nel 2019.
Oltre ai soliti sbarchi di Lampedusa, che anche ieri sono stati ingenti, 113 migranti sono stati fatti sbarcare a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa, da una nave mercantile battente bandiera maltese. La nave cisterna navigava in direzione di Bengasi, in Libia, quando ha incrociato la carretta del mare con a bordo i migranti a circa 240 miglia nautiche da Portopalo e a circa 140 miglia da Bengasi. A quel punto ha invertito la rotta e ha puntato sull'Italia, fermandosi al largo del porto siracusano dove, con l'ausilio di una motovedetta, sono stati sbarcati. E sono già cinque, tra ieri e oggi, gli sbarchi di migranti nel siracusano. In circa 200 sono approdati a bordo di imbarcazioni di fortuna a Portopalo di Capo Passero, sulla punta estrema della Sicilia orientale. L'emergenza, però, non è affatto finita, in quanto le forze dell'ordine sono in attesa dell'arrivo, previsto nelle prossime ore, di altri barconi con migranti. La squadra mobile di Siracusa, insieme ai militari della sezione navale della guardia di finanza, ha fermato tre cittadini turchi di 23, 33 e 19 anni accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. I provvedimenti sono stati emessi dopo lo sbarco di 74 migranti di nazionalità iraniana ed irachena arrivati nelle acque italiane a bordo di una barca a vela battente bandiera statunitense intercettata al largo di punta Milocca.
A destare qualche perplessità è la decisione del Viminale di aprire il porto di Salerno, nel cuore del mar Tirreno, alla ong Ocean Viking con quasi 400 migranti. "Ogni vita è sacra e ogni sforzo deve essere messo in campo per salvare bambini, donne e uomini in difficoltà, restiamo però fortemente critici sul comportamento del Viminale che dà il via libera allo sbarco a Salerno di 387 clandestini a bordo della nave Ocean Viking. Salerno dista numerose miglia nautiche dal luogo del presunto naufragio e non si capisce in base a quale logica il porto più sicuro sia quello salernitano", si chiedono i consiglieri regionali della Lega Gianpiero Zinzi, Severino Nappi e Attilio Pierro.
I tre esponenti del partito di Salvini hanno aggiunto: "Non possiamo tollerare che la Campania diventi una seconda Lampedusa, non deve e non può essere un Hub per smistamenti indisturbati
del Viminale. Con il solito silenzio, il sindaco Napoli e lo stesso Vincenzo De Luca, sono complici di una sinistra troppo impegnata a lavorare su nuove tasse, nuove ammucchiate elettorali, nuovi dossier farlocchi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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