Nelle Marche è stata dedicata la prima lapide alla memoria dei bambini non nati. La modifica al regolamento, al fine di riconoscere il diritto di sepoltura al feto non nato, era stato approvato il 10 novembre scorso.
D'ora in avanti, nelle Marche, l'Anagrafe sanitaria unica regionale e le Aziende ospedaliere avranno l'obbligo di informare circa la normativa i genitori del figlio morto prima di nascere. La norma prevede inoltre la possibilità, a discrezione dei diretti interessati, di scrivere sulla tomba il nome che avrebbero voluto per il loro figlio. Con il provvedimento, anche quello prenatale sarà un lutto da rispettare.
La proposta era stata avanzata dal consigliere Luca Marconi, su proposta dell'associazione FederVita Marche e della Pastorale della Salute delle Marche. L’idea era nata dal sollecito di una mamma che in seguito all'interruzione spontanea della propria gravidanza alla ventesima settimana di gestazione, si era vista negare la richiesta di effettuare il seppellimento.
Il primo caso si è verificato nel cimitero comunale di Barbara, cittadina in provincia di Ancona: qui è stata scoperta e benedetta dal vescovo di Senigallia la prima lapide delle
Marche dedicata alla memoria dei bambini non nati. Il progetto è stato realizzato dal Mons. Umberto Mattioli al fine di continuare l’opera di don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.