Migrante positivo al Covid scappa dal centro di accoglienza e si scaglia sui passanti

Sono stati momenti di apprensione ad Alcamo, nel Trapanese, a causa di un tunisino scappato dal centro di accoglienza. L'uomo, positivo al Covid, è andato in escandescenza tra i cittadini e ha aggredito i carabinieri

Migrante positivo al Covid scappa dal centro di accoglienza e si scaglia sui passanti

Migrante tunisino fugge dal centro di accoglienza e scatena il panico fra i passanti. Aggredisce i carabinieri e, dopo l’arresto, risulta positivo al Covid. Interminabili minuti di grande paura quelli vissuti ad Alcamo,in provincia di Trapani, dai cittadini che si sono trovati nel bel mezzo di una situazione ad alto pericolo. L’episodio si è consumato gli scorsi giorni in pieno centro cittadino quando un uomo, inizialmente non identificato, è andato in escandescenza minacciando i passanti. Inveiva contro chiunque gli si avvicinasse o addirittura contro chi cercava di dileguarsi per non correre pericoli. Sul posto, dopo le chiamate dei cittadini impauriti, sono giunti i carabinieri della locale stazione. Al loro arrivo, l’uomo ha cercato di dileguarsi ma è stato bloccato dai militari che lo hanno portato in caserma. Durante le operazioni di identificazione, il tunisino, inizialmente risultante senza fissa dimora,si è scagliato contro gli uomini in divisa con spintoni, calci e pugni. È stato così che l’aggressore è stato arrestato e trasferito nella cella di sicurezza.

Una volta sottoposto al protocollo sanitario in materia anti Covid, è stata rilevata la sua positività al virus. Per S.J, classe ’91, sottoposto al rito direttissimo, è stato convalidato l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. Il trentenne adesso è in quarantena in attesa che i prossimi tamponi ne attesteranno la guarigione alla malattia. Di certo al momento è che il tunisino è arrivato nel trapanese dopo essere sbarcato a fine luglio a Lampedusa. Dopo aver passato alcuni giorni nell’hotspot di contrada Imbriacola, è stato trasferito nel centro di accoglienza di Alcamo. Se dopo lo sbarco l’uomo era risultato negativo al Covid, il contagio è avvenuto in un momento successivo.

E qui si aprono tutti i quesiti che negli ultimi mesi sono stati sempre sollevati in tema di sbarchi e sicurezza sanitaria. In diverse circostanze IlGiornale.it ha raccolto le segnalazioni di operatori di polizia che denunciavano situazioni di alto rischio nel dover lavorare nei centri di accoglienza a stretto contatto con i migranti e in assenza di adeguate misure di sicurezza. Stesso problema anche per gli operatori delle cooperative che gestiscono le strutture che ospitano gli stranieri. Come più volte è stato denunciato dagli addetti ai lavori, in assenza di adeguate misure di contenimento, chi mette piede sulla terraferma da negativo, non ci sta molto a farsi contagiare in un momento successivo e mettere in moto una nuova catena di contagi. Chi, per lavoro, deve stare a contatto con i migranti, corre un elevato rischio per l’incolumità personale. Caso emblematico è quello del poliziotto morto di Covid gli scorsi giorni dopo essere rimasto contagiato nell’hotpsot di Taranto.

E che dire delle fughe? Il via vai dei migranti dai centri di accoglienza ha sempre creato apprensione tra i cittadini. Più volte sono stati lanciati appelli per una maggiore incisività sul problema.

Appelli che non hanno ricevuto risposte concrete. Adesso un tunisino positivo al Covid non solo è scappato dal centro di accoglienza, ma è stato anche a contatto con i passanti per aggredirli. Cosa ci si può aspettare ancora?

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