Morti da tallio, "Non saprete mai perché l'ho fatto"

"Non ho da collaborare con la vostra istituzione o con altre istituzioni di questo Stato"

Morti da tallio, "Non saprete mai perché l'ho fatto"

"Non saprete mai perché l'ho fatto". Sono state queste le parole che Mattia Del Zotto, il 27enne di Nova Milanese che ha avvelenato i familiari con il tallio, ha detto ai carabinieri.

In un primo momento il giovane si è giustificato dicendo di aver eliminato "soggetti impuri" e più tardi ha spiegato di aver agito "per convenienza". Resta ancora da chiarire del tutto il movente del suo gesto.

Mattia Del Zotto è stato descritto dai carabinieri che lo hanno arrestato come un ragazzo freddo e senza emozioni. "Non ho da collaborare con la vostra istituzione o con altre istituzioni di questo Stato", ha dichiarato il giovane.

Il gip

Per la morte dei parenti, il giovane è accusato di omicidio premeditato, mentre per gli altri cinque avvelenati, di tentato omicidio. Il gip parla di "lucida premeditazione" nell'operare la strage della sua famiglia. Una strage però che non era ancora compiuta, considerando che il giovane ha utilizzato solo una delle sei boccette acquistate online.

Il piano da lui elaborato è stato quindi frutto di una "accurata a prolungata programmazione". I fatti sono stati considerati di "inusitata gravità" e la condotta del giovane "subdola" perchè diretta contro parenti anche anziani.

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