“No agli allarmismi”. È questo l’appello che lancia sulla variante Omicron 3 il professor Matteo Bassetti dopo che in questi giorni si sono susseguite le notizie circa il rilevamento in Italia della nuova variante da Sars-CoV-2. Come accaduto già in passato, la presenza della nuova variante ha dato motivo di preoccupazione circa i suoi effetti e circa la sua risposta ai vaccini al momento disponibili. A fare chiarezza in merito è intervenuto oggi, attraverso il proprio profilo Instagram, il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova con toni rassicuranti: “La nuova variante Omicron 3 del Covid segnalata anche in Italia – ha detto Bassetti -è una sottovariante di Omicron. Dal punto di vista formale la differenza tra Omicron 1, 2 o 3 interessa solo cacciatori di virus e chi studia il sequenziamento”. Sugli effetti della nuova variante, rispetto alle precedenti di Omicron e sulla risposta ai vaccini il professore è stato categorico: “Hanno effetti identici, ovvero sono varianti gemelle. Ma a livello di aggressività e di risposta ai vaccini non c'è differenza”.
Da quando è esplosa la pandemia, il professor Bassetti ha fatto del suo profilo social il mezzo per comunicare in modo diretto con il pubblico aggiornandolo su tutti i risvolti dell’evoluzione del Covid. Non sono mancati momenti dedicati all’informazione sui comportamenti da seguire per evitare i contagi, come non sono mancate le condanne su atteggiamenti ritenuti poco accorti di fronte ad un virus impetuoso. Nelle ultime settimane, come ormai risaputo, si è intravisto uno spiraglio di luce caratterizzato da un notevole calo dei contagi e, proprio per questo motivo il professore ha chiesto più volte di trattare l’argomento con maggiore ottimismo. “ Io continuo a sottolineare- ha proseguito Bassetti - che occorre evitare l'allarmismo o il terrorismo delle varianti. Ogni nuova variante è accompagnata da un certo clamore e terrorismo mediatico che in qualche modo poi viene derubricato dalla realtà dei fatti”.
Negli ultimi quattro giorni la curva pandemica ha fatto un’inversione facendo registrare un innalzamento dei dati. Ieri ad esempio, sono stati registrati 60.191 nuovi casi a fronte dei 22.083 di due giorni fa. Mentre lo stesso giorno della scorsa settimana erano 13.560. “L'aumento dei contagi osservato nell'ultima settimana – ha precisato il direttore del san Martino - è un rimbalzo tipico della dinamica del virus soprattutto in questa fase che arriva dopo una amplissima circolazione nel mese passato.
Dobbiamo vigilare e far sì che le persone tornino a pensare che il Covid sia un problema e che non è tutto finito, che ci sarà da fare un richiamo del vaccino anti-Covid. Ma non si alza l'attenzione con il terrorismo delle varianti. Anche perché la situazione in ospedale è tranquilla e senza pressioni”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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