Parla lo zio di Saman: cosa ha detto per evitare l’estradizione

Lo zio di Saman Abbas ha parlato ai giudici francesi che devono decidere se consegnarlo all'Italia

Parla lo zio di Saman: cosa ha detto per evitare l’estradizione

Lo zio di Saman Abbas tenta di evitare l’estradizione. E lo fa rendendo una testimonianza che cozza completamente con le rivelazioni del fratellino della giovane scomparsa da Novellara la notte dello scorso 30 aprile.

Danish Hasnain, zio di Saman arrestato a Parigi nelle scorse settimane, è stato ascoltato durante l’udienza prevista e ha fatto leva sul fatto che il corpo della nipote, nonostante le spasmodiche ricerche da parte delle forze dell’ordine e degli inquirenti italiani, non è ancora stato ritrovato.

La testimonianza di Danish

Sulla fanpage di “Chi l’ha visto” spuntano alcune delle dichiarazioni di Danish, che ha detto: “Il corpo non è stato ritrovato perché non c'è stato omicidio. Sono andato due volte in commissariato ma non hanno voluto ascoltarmi”. Nell’udienza di ieri, Danish ha ascoltato a capo chino l’arringa della difesa, per poi pronunciare queste frasi quando gli è stato chiesto di esprimersi: i giudici hanno ritenuto queste parole incoerenti con l’oggetto della seduta.

La famiglia di Saman sostiene da sempre che lei abbia rifugiato in Belgio per sfuggire al matrimonio combinato. Tuttavia, non solo il fratellino sostiene che la 18enne sia stata uccisa proprio da Danish, ma soprattutto a perdere le sue tracce è il fidanzato Saqib, coetaneo pakistano residente nel Frusinate con il quale la ragazza aveva progettato di sposarsi in Pakistan, con tanto di abito da sposa già acquistato. A Saqib Saman aveva chiesto di allertare le forze dell’ordine italiane se non avesse avuto notizie di lei per 48 ore di fila: le indagini sono partite proprio su impulso del giovane infatti, dopo il 4 maggio, a causa del fatto che inizialmente la denuncia di Saqib non era andata in porto per una questione di competenza territoriale.

Intanto Danish sarà riascoltato dalla Corte d’Appello di Parigi il prossimo 24 novembre, quando ci sarà la sentenza sull’estradizione. L’estradizione è necessaria per riportare l’uomo in Italia, interrogarlo e aggiungere i tasselli a quello che si teme da sempre essere un puzzle di morte. Non è la prima volta che una giovane migrante che si oppone alle nozze forzate imposte dalla famiglia sia stata fatta sparire nel nulla: il timore è da sempre che il nome di Saman venga ora aggiunto a una tragica lista.

Caso Saman: chi è ricercato

Oltre a Danish, sono indagati per omicidio e occultamento di cadavere, due cugini, Ikram Ijaz, fermato durante la sua fuga verso la Spagna con il fratellino di Saman, e Nomanulhaq Nomanulhaq, che si ritiene anche lui essersi rifugiato in Francia. È stata inoltre richiesta l’estradizione per i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen.

La coppia non si troverebbe più al paese in Pakistan, ma in alcuni terreni di loro proprietà. Tuttavia da settimane non ci sono novità su questo fronte, anche se le persone che mancano all'appello sono da tempo ricercate dall'Interpol.

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