"E se la morte fosse una malattia come le altre? Potrebbe essere curata?". È con queste parole che Beppe Grillo, sul suo profilo Twitter, ha lanciato uno degli ultimi post pubblicati sul suo blog e intitolato "Vivere per sempre: una pillola per tutti i mali": un articolo nel quale il garante del Movimento 5 Stelle fa riferimento a una ricerca condotta negli Stati Uniti che, in futuro, potrebbe portare alla realizzazione e alla produzione in serie di una pillola che servirebbe a vivere per sempre. Secondo l'improbabile teoria rilanciata dal comico, infatti, la morte sarebbe soltanto una malattia e, in quanto tale, può essere curata.
Non bastava la fake news sui Terrapiattisti, ovvero i sostenitori dell'idea che il nostro pianeta non sia sferico, ma piatto. Se Beppe Grillo aveva rilanciato questa teoria mettendo in discussione un caposaldo della scienza umana da circa 2.700 anni, stavolta il comico genovese è andato addirittura oltre. In uno degli ultimi articoli pubblicati sul suo blog, si parla infatti dell'allungamento della vita umana. Non di qualche anno, come si è riusciti a fare tra '800 e '900 grazie alle scoperte della medicina moderna, ma per sempre. Avete capito bene. Nel pezzo intolato "Vivere per sempre", dopo un'introduzione nella quale si spiega di quanto è aumentata l'aspettativa di vita rispetto ai nostri antenati, ecco che Grillo passa al dunque.
David Sinclair, co-direttore del Paul F. Glenn Center for the Biology of Aging presso la Harvard Medical School, insieme ai suoi colleghi ha identificato alcuni enzimi chiave responsabili della perdita da parte delle cellule "della loro identità" e quindi dell'invecchiamento del corpo che, inevitabilmente, diventa più suscettibile a malattie come il cancro e la demenza senile. Ma al netto di queste ricerche, Grillo - o chi per lui - propone un ribaltamento concettuale. Se la morte fosse solo una malattia? Secondo il dottor Sinclair l'invecchiamento non è inevitabile. Non si tratta di un processo naturale, ma di una condizione degenerativa che può essere combattuta mediante una molecola chiamata NAD+ che potenzia la capacità della cellula di riparare il suo DNA naturalmente danneggiato. Basterebbe aumentare in modo significativo la quantità di questa molecola per avviare un processo di ringiovanimento del corpo. La NAD+ è stata sperimentata con successo su alcuni topi anziani, e ora l'idea è di applicarla anche agli uomini. L'obiettivo di Sinclair è di arrivare alla sua commercializzazione entro cinque anni.
Insomma, con l'inizio della nuova legislatura - 2023 - il nuovo elisir di lunga vita potrebbe sbarcare anche nei negozi italiani. E così, dopo l'abolizione della povertà con il reddito di cittadinanza, i 5 Stelle potranno dire di avere abolito anche la morte.
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