Il sesso e poi l'aborto a 13 anni: scatta l'indagine choc

Una ragazzina in provincia di Lecce sarebbe rimasta incinta a 13 anni dopo aver avuto rapporti con un 21enne e poi avrebbe abortito: sotto indagine due uomini

Il sesso e poi l'aborto a 13 anni: scatta l'indagine choc

Prima il sesso, poi l’aborto e infine l’indagine. Una ragazzina di 13 anni ha affermato di aver abortito dopo essere rimasta incinta, a seguito di un rapporto sessuale con un 21enne. La vicenda dell’indagine choc viene dal Leccese ed emerge nei suoi elementi più sconvolgenti all’indomani dell’incidente probatorio della giovanissima davanti gip Laura Liguori: i rapporti, non solo con il 21enne al momento sotto indagine e accusato di atti sessuali con minori, la gravidanza e l’aborto risalirebbero però al 2019. Dai dettagli che sono stati forniti non è tuttavia chiaro se la giovane abbia avuto un aborto entro le 12 settimane oppure a gravidanza più inoltrata, come può succedere quando è in pericolo la vita della madre o sono presenti malformazioni nel feto.

La vicenda viene ricostruita dal Corriere Salentino: la 13enne avrebbe conosciuto il 21enne, che viveva in un paese vicino al proprio, a pochissimi chilometri di distanza, intrattenendo con lui una relazione e avendo in seguito un rapporto sessuale, durante il quale lei sarebbe rimasta incinta. Tuttavia la giovanissima, nell’agosto di quell’anno, avrebbe poi abortito nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, tenendo il segreto con tutti tranne che, successivamente, con un’insegnante, alla quale avrebbe rivelato tutto. La prof non avrebbe avuto esitazioni: venendo a conoscenza della relazione con un ragazzo tanto più grande della sua alunna avrebbe inoltrato la segnalazione alla procura, com'è prassi in questi casi. E, mentre la pm Giorgia Villa ha aperto un fascicolo per l’indagine, sarebbe accaduto però anche dell’altro.

Pare infatti che da settembre 2019 fino all’inizio del 2020, la ragazzina avrebbe avuto una nuova relazione, stavolta con un lontano parente di 26 anni. Come il 21enne, anche questo secondo uomo è stato iscritto nel registro degli indagati, peraltro con un’ulteriore accusa: i rapporti sessuali tra il 26enne e la minore, che sarebbero avvenuti in automobile e in casa, sono stati ripresi in uno o forse più casi dalla videocamera di uno smartphone e quindi l’ipotesi di reato potrebbe essere in questo caso anche pornografia minorile.

La ragazzina, la cui madre ha provveduto a inoltrare denuncia, quando ieri è stata ascoltata dal gip, non solo ha

confermato entrambe le relazioni, ma anche la scelta di interrompere la gravidanza. Bisognerà quindi attendere la fine dell’indagine per capire se le accuse verso questi due uomini saranno archiviate o si andrà in giudizio.

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