Estradato il cugino di Saman Abbas: è in Italia

Nomanhulaq Nomanhulaq, il cugino di Saman Abbas catturato in Spagna, è stato consegnato alle autorità italiane. Ora è recluso nel carcere di Bologna

L'arrivo di Nomanhulaq Nomanhulaq all'aeroporto di Bologna
L'arrivo di Nomanhulaq Nomanhulaq all'aeroporto di Bologna

È stato consegnato alle autorità italiane Nomanhulaq Nomanhulaq, il cugino 35enne di Saman Abbas, catturato in Spagna lo scorso 14 febbraio. Dopo l'approdo all'aeroporto Marconi di Bologna, il pachistano è stato condotto nel carcere di Reggio Emilia dove, il prossimo venerdì mattina, sarà interrogato. "Si faccia giustizia", è stato il commento a caldo della senatrice Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

L'arrivo in Italia

La latitanza di Nomanhulaq Nomanhulaq è durata circa 9 mesi, ovvero, da quando la Procura a Reggio Emilia ha aperto un fascicolo sulla scomparsa sospetta della 18enne pachistana residente a Novellara. Il 35enne era stato arrestato lo scorso 14 febbraio, a Barcellona, a seguito di una serrata attività del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Reggio Emilia, supportati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nomanulhaq, scortato da personale dello SCIP e giunto in aereo a Bologna alle ore 16.00. Dopodiché è stato affidato ai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che lo hanno condotto presso il carcere del capoluogo emiliano a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. L'uomo, destinatario di un mandato di arresto europeo, è indagato con l'ipotesi di reato per sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere della giovane Saman.

"È ora di fare giustizia"

"Oggi il cugino di Saman Abbas, indagato per l'omicidio e l'occultamento del cadavere della ragazza, è stato consegnato all'Italia", è stato il commento di Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, riguardo all'estradizione di Nomanhulaq Nomanhulaq. "È terribile pensare che ancora non sia stata fatta luce completa sulla sorte di questa ragazza, - ha continuato - di questa giovane donna che aveva sogni e speranze e che il nostro sistema di accoglienza avrebbe dovuto proteggere e tutelare. Non è ancora scritta la parola 'finè su questa vicenda agghiacciante: noi tutti siamo qui a chiedere e pretendere giustizia per Saman".

La scomparsa di Saman

Saman Abbas, 18enne di origini pachistane, è scomparsa il 30 aprile scorso da Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Secondo gli inquirenti, la giovane sarebbe stata uccisa dopo essersi opposta alle nozze combinate con il cugino nel Paese d'origine. I genitori, Nazia Shaheen e Shabbar Abbas, ancora latitanti, avrebbero ordito un piano criminale che sarebbe stato attuato con la complicità di uno zio e altri due cugini della ragazza.

Tutte le persone coinvolte sono indagati, a vario titolo, per sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere. I resti della ragazza, nell'ipotesi in cui sia stata uccisa, non sono ancora stati ritrovati.

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