San Marino, scopre il cadavere del marito, ruba la pistola agli agenti e si spara

Tragedia a San Marino: una signora non riesce a sopportare che il marito si è tolto la vita, ruba la pistola agli agenti e si uccide

San Marino, scopre il cadavere del marito, ruba la pistola agli agenti e si spara

Doppio suicidio a San Marino: una donna scopre che il marito si è tolto la vita, ruba la pistola a un agente e si spara in petto. È accaduto alle 12. Un falegname di 60 anni si è impiccato nel capannone della sua ditta a Domagnano. La moglie, dopo aver scoperto il cadavere, ha chiamato forze dell'ordine e un'ambulanza. Non si sa ancora bene come abbia fatto, ma è riuscita a strappare dalla fondina la pistola di ordinanza ad un militare delle Guardie di Rocca sammarinesi e si è sparata al cuore.

La signora, di 48 anni, italiana residente in Valmarecchia, commerciante a San Marino, ha chiamato i soccorsi, allertando 118 e forze dell'ordine. Poi ha tentato di liberare il compagno dal cappio. Un'altra persona, secondo le prime ricostruzioni un vicino, è accorso in suo aiuto, ma per il 60enne era oramai troppo tardi. Una volta fuori dal capannone, con ambulanza e forze dell'ordine presenti, la 48enne, in stato di agitazione, ha approfittato di un momento di distrazione del militare, una giovane recluta da poco nel corpo della Guardia di Rocca, gli ha preso la pistola d'ordinanza che aveva il colpo in canna e si è sparata, morendo sul colpo.

Sulla dinamica dell'accaduto sta indagando la gendarmeria e il tribunale sammarinese.

È intervenuto per il sopralluogo il commissario della legge di turno, Simon Luca Morsiani, che dovrà verificare tra l'altro se la pistola del militare avesse o meno la sicura. Secondo un testimone, tra la donna e la guardia vi sarebbe stata una breve colluttazione e lei ha avuto la meglio.

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