Tetraplegica per errore, arriva solo una parte del rimborso. Il padre: "No a elemosine"

Tetraplegica per errore, arriva solo una parte del rimborso. Il padre: "No a elemosine"

Eleonora Gavazzeni sta per compiere 10 anni. È nata tetraplegica a causa di una serie di errori delle ginecologhe in sala parto. Ma la sua famiglia non ha ancora ricevuto il denaro dovuto come risarcimento.

Questa la storia della piccola: il 3 dicembre 2008 venne alla luce nell'ospedale di Rovigo. Ma una catena di disattenzioni le provocò danni irreparabili. I genitori Davide e Benedetta fecero ricorso e vinsero la causa. L'Unità locale socio sanitaria (Ulss) polesana deve versare alla famiglia Gavazzeni 5,1 milioni di euro. A oggi però sono stanziati solo 3,4 milioni. E i genitori di Eleonora non ci stanno.

“Noi pretendiamo fino all’ultimo centesimo della sentenza e ci batteremo per Eleonora”, ha detto Davide Gavazzeni in un collegamento in diretta con Storie Italiane, trasmissione mattutina di Rai1. "Non vogliamo un'elemosina, preferiamo rimanere umili e con tutte le difficoltà” ha aggiunto, commentando la nota della compagnia assicuratrice AmTrust inviata alla redazione del programma.

La nota riferisce che la AmTrust “ha provveduto al pagamento di una somma pari a circa 2,8 milioni di euro a favore della Ulss 18 di Rovigo e che tale somma sarà disponibile sul conto corrente dell’Ospedale venerdì 30 novembre”. L’altra compagnia assicurativa coinvolta, la Lloyd's, pagherà invece "circa 560mila euro al proprio medico assicurato”.

A breve dunque, come confermato anche dal direttore generale della Ulss polesana Antonio Compostella, la famiglia potrebbe ricevere una prima tranche pari a circa 3,4 milioni di euro, sui 5,1 totali che il Tribunale di Rovigo ha riconosciuto come risarcimento per la figlia Eleonora.

“Per dieci anni abbiamo sofferto, non ci cambia aspettare ancora un anno", ha concluso Davide Gavazzeni.

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