Troppi appelli "terrificanti": basta terrorismo psicologico

"Curva terrificante, 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore". Ovvero come concentrare in una manciata di parole un messaggio dirompente che scarica nelle case un quadro apocalittico

Troppi appelli "terrificanti": basta terrorismo psicologico

«Curva terrificante, 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore». Ovvero come concentrare in una manciata di parole un messaggio dirompente che scarica nelle case un quadro apocalittico nel quale l'unica scelta possibile è quella di «restare a casa». In attesa di che cosa? Forse che il conto alla rovescia di quelle 48 ore finisca?

Ma soprattutto: servirà allo scopo? E quale scopo? Basterà a imporre la prudenza e il rispetto delle regole? O farà anche questo la stessa fine delle atipiche «forti raccomandazioni» infilate da Conte in uno dei recenti dpcm? Il rischio è quello di terrorizzare ancor di più chi è già troppo spaventato senza però centrare nessun altro obbiettivo.

Dall'inizio dell'epidemia spesso le parole usate da chi ha la responsabilità di gestire la crisi evocano scenari apocalittici: lockdown, coprifuoco, nemico. Messaggi come quello lanciato ieri dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che pongono scadenze, ultimatum e che suonano come minacciosi avvertimenti.

Il governo e le istituzioni politiche e tecniche hanno adottato un linguaggio catastrofico spesso condito con termini bellici. Il quadro che emerge non è sovrapponibile a una pandemia ma piuttosto a quello della caduta di un meteorite che è dunque inevitabile. Il risultato ottenuto è quello di paralizzare i cittadini con la paura, anzi le paure: di contagiarsi o di contagiare gli altri, di finire in rianimazione, di provocare con i comportamenti individuali un'impennata dell'epidemia.

«I confini del mio linguaggio sono i confini del mio mondo», scriveva il filosofo Ludwig Wittgenstein. Ecco, la gestione linguistica del coronavirus da parte di molti esponenti del governo e delle regioni ha confinato i cittadini italiani nel regno del terrore.

Nessuno nega la gravità di una crisi generata da un agente patogeno sconosciuto, ma non è scontato né inevitabile che questa crisi debba essere governata attraverso il linguaggio del terrore. Il Coronavirus non è una maledizione, ma una serissima questione di salute pubblica. Le parole sono coltelli. Serve cautela nel maneggiarle perché potrebbero avere effetti contrari a quelli auspicati.

Commenti
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Avatar di ilrompiballe ilrompiballe
3 Nov 2020 - 19:31
Ormai il virus dilaga come l'esercito austro-ungarico a Caporetto, ma non vedo un Diaz in grado di ribaltare la situazione, né un re che lo sappia scegliere. Se tutto va bene, siamo rovinati.
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Avatar di 02121940 02121940
2 Nov 2020 - 18:20
Non sanno quello che dicono, in netto contrasto con la Costituzione ed un “vagone” di altre leggi. E molti di quelli che parlano sono quasi dei ragazzini, non per l’età, ma per il cervello.
Avatar di Savoiardo Savoiardo
3 Nov 2020 - 18:36
Deportare Speranza nei Centri Sociali
Avatar di Junger Junger
3 Nov 2020 - 18:38
Già a Settembre Secondo questo eminente personaggio e la altrettanto autorevole Azzolina le scuole non avrebbero inciso minimamente sulla crescita esponenziale dei contagi e conseguenti ricoveri. Luoghi sicurissimi dove un'epidemia simil influenzale non ha accesso e non può diffondersi. Ora invece la curva è terrificante : abbandonate tutti la nave!
Avatar di rigampi1951 rigampi1951
3 Nov 2020 - 18:41
Il terrorismo lo fà questo governo di incapaci
Avatar di tremendo2 tremendo2
3 Nov 2020 - 18:41
terrificanti sono le facce dei ministri.
Avatar di Gio84 Gio84
3 Nov 2020 - 18:45
E meno male che ha scritto un libro su come ci ha guarito tutti! ahahahahahah questo è un altro genio. Vorrei avere tutto il governo sul mio comodino, cosi, prima di andare a dormire, avrò sempre la certezza che nella vita, per quanto male possa andare, c'è gente che sta messa molto peggio. Questi hanno un neurone che si dividono, ma nessuno di loro è ancora riuscito a trovarlo! ahahahahaha
Avatar di QuasarX QuasarX
3 Nov 2020 - 19:13
non in mio nome mi dissocio totalmente da questi qua
Avatar di 02121940 02121940
3 Nov 2020 - 19:17
Dobbiamo avere più paura del coronavirus o dei personaggi sbarcati a Lampedusa? I recenti fatti di Parigi e di Vienna ci inducono ad aver più paura dei delinquenti islamici, specie dopo la recente ripresa dell’attacco ai seguaci di Cristo.
Avatar di ilrompiballe ilrompiballe
3 Nov 2020 - 19:31
Ormai il virus dilaga come l'esercito austro-ungarico a Caporetto, ma non vedo un Diaz in grado di ribaltare la situazione, né un re che lo sappia scegliere. Se tutto va bene, siamo rovinati.
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