Il convegno si intitola “essere madre: desiderio o dovere”. Ma tra i relatori c'è pure il senatore del Pd Sergio Lo Giudice, che ha avuto due figli all’estero con la pratica dell’utero in affitto, e un ginecologo, Carlo Flamigni, che parlerà di genitorialità come di “un concetto che cambia”. Questo è bastato a mandare su tutte le furie le femministe e gli attivisti cattolici. Sì, perché, come ha evidenziato Monica Ricci Sargentini sul Corriere della Sera, il dibattito sulla maternità organizzato dal Gruppo metropolitano per la salute delle donne del Comune di Bologna, che si terrà oggi nella sala Tassinari del Palazzo Comunale, da un convegno sui tanti aspetti, anche problematici, dell’essere madre oggi, in Italia, rischia di trasformarsi in un'apologia della maternità surrogata. Una pratica che è vietata nel nostro Paese dalla legge 40 e che è stata condannata anche dal Parlamento Europeo.
Dure critiche per i nomi che figurano nel parterre di relatori, sono arrivate, per questo, da più parti. Sul piede di guerra ci sono innanzitutto le femministe, come quelle dell’associazione Se non ora quando, che dalle colonne del Corriere, hanno criticato la presenza del senatore Lo Giudice, “un uomo che ha ottenuto due figli con la surrogata”, ad un convegno sulla maternità, definendo la sua partecipazione, “una beffa”. Altri, come la giornalista e scrittrice Marina Terragni, citata sempre dal Corriere, ha chiesto che sia lasciata la “parola alle donne” quando si affrontano certi temi. Il fatto che Lo Giudice parlerà, probabilmente, della sua esperienza con la pratica della maternità surrogata, vietata dall’ordinamento italiano, dal palco di un evento pubblico non è andato giù nemmeno alle donne cattoliche. Contro l’intervento di Lo Giudice al convegno “essere madri”, si è schierata, infatti, dalla sua pagina Facebook, la giornalista e scrittrice Costanza Miriano.
Durissimo anche il senatore di Idea, Carlo Giovanardi: “Non c'è limite alla vergogna nel dover constatare che domani, con il patrocinio del Comune di Bologna nell'ambito del convegno, organizzato dal Gruppo metropolitano per la salute delle donne, sarà relatore fra gli altri il senatore Sergio Lo Giudice che ha pubblicizzato ovunque di essersi procurato con il suo compagno negli Stati Uniti prima un bambino e recentemente una bambina proprio tramite questa aberrante pratica". “In Italia l'utero in affitto è un reato punibile con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.
000 ad un milione di euro per chi lo realizza”, ha scritto, in una nota, il senatore di Idea, ricordando come “il Parlamento Europeo, quello italiano, associazioni di femministe, comitati familiari hanno bollato con parole di fuoco l'aberrante pratica dell'utero in affitto, una vera e propria forma di schiavitù per le donne”. Schiavitù alla quale si aggiunge, conclude nella nota il senatore, “la negazione del diritto del bambino ad avere una padre ed una madre”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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