Il cardinal Matteo Maria Zuppi interprete attualissimo del Vangelo: questo è, in sintesi, il messaggio che dovrebbe arrivare da un docu-film di cui si sta parlando in queste ore. Quello che indaga appunto la visione del mondo e la interpretazione teologica del neo porporato. Zuppi è lo stesso consacrato che Jorge Mario Bergoglio ha scelto tra tanti italiani per la dignità cardinalizia e che è balzato agli onori delle cronache di recente anche per la sua ultima fatica libraria, ossia un vero e proprio manifesto anti sovranista.
Ma il cardinal Matteo Maria Zuppi, che è originario di Roma e che oggi è incaricato come arcivescovo di Bologna, piace molto ai progressisti. Tanto da far esultare il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la senatrice Monica Cirinnà per il cardinalato. Zuppi - come ricorderete - ha anche aperto per esempio ad una specifica "pastorale" per gli Lgbt. Sembra dunque normale che i sostenitori della "piattaforma Cirinnà" esaltino la mossa di Papa Francesco, che poteva optare per Milano, Venezia e Torino, ma che ha preferito premiare Bologna e, soprattutto, il suo vescovo. L'ultima iniziativa mediatica (con ogni probabilità la prima di questo tenore), tra quelle riguardanti Zuppi in ordine di tempo, è quindi un'opera videografica firmata dallo sceneggiatore e giornalista Emilio Marrese: "Il Vangelo secondo Matteo".
Attraverso Bologna Today, che ha dato la notizia dell'imminente uscita del documentario e che ha anche sintetizzato i contenuti dell'opera, possono anche essere citati alcuni virgolettati. Si va da "anche Gesù era un sindacalista" a "non esiste un'emergenza immigrazione". Zuppi, del resto, si è già distinto per posizioni di questa tipologia. Tra i gesti più plateali del neo cardinale c'è stato quello di presentare un libro del Papa - quello sui discorsi rivolti dal pontefice argentino ai movimenti popolari - presso il Tpo di via Casarini, a Bologna. Si tratta di un centro sociale abbastanza noto.
Ma pure in relazione alle posizioni prese su migranti ed immigrazione non c'è poi molto da stupirsi: Zuppi, per quanto abbia incontrato Matteo Salvini poco dopo le dichiarazioni rilasciate da Ruini sulla necessità di un'apertura alla Lega, è per la linea dei porti aperti e dell'accoglienza come diritto assoluto. In queste settimane, peraltro, molti media si sono occupati del neo porporato, che sembra aver conquistato spazi importanti.
Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Gianfranco Robert Porelli
3 Dic 2019 - 13:59
Urge l'annullamento dei patti lateranensi.
Mostra tutti i commenti (6)
Giorgio5819
2 Dic 2019 - 18:46
...infatti, l'emergenza vera é l'imbecillità conclamata di certi miseri sfruttatori di clandestini... e la grande cialtronaggine di chi si sbatte per nascondere lo schifo dell'invasione di rifiuti umani sponsorizzata da comunisti e preti....
UnoNessunoCentomila
2 Dic 2019 - 19:14
Zuppi disse:"Anche Gesù era un sindacalista ". Zuppi,con la nomea che hanno politici e sindacalisti, lo sai che hai detto una bestemmia pesantissima? La domanda è, sei consapevolmente blasfemo, o sei inconsapevolmente idiota?
manson
2 Dic 2019 - 19:21
Si certo magari dirà anche che nella chiesa non ci son
venco
2 Dic 2019 - 23:34
I preti nessuno li ha votati percui possono dire quel che vogliono.
bandog
3 Dic 2019 - 10:18
"Nessuna emergenza immigrazione"...ner vaticano i cui accessi sono presidiati notte e giorno dai gianniz..guardie svizzere e gendarmeria!!
Gianfranco Robert Porelli
3 Dic 2019 - 13:59
Urge l'annullamento dei patti lateranensi.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.