Ancora non si è spenta l'eco delle polemiche seguite al drammatico fatto di cronaca che ha visto una bimba rom di appena un anno colpita alla colonna vertebrale da un proiettile ad aria compressa a Roma, che le cronache ci consegnano la storia di un'altra persona colpita dallo sparo di un'arma da fuoco.
Ieri a Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio di 33 anni originario di Capo Verde ma residente nella provincia berica è stato colpito alla regione lombare da un colpo di carabina mentre si trovava al lavoro. Il proiettile è partito dal terrazzo della casa di un 40enne di origini argentine residente in paese, denunciato nel pomeriggio dai carabinieri della compagnia di Bassano con le gravi accuse di esplosioni pericolose e lesioni aggravate.
L'operaio stava sistemando le luminarie davanti al municipio e si trovava al lavoro su una pedana mobile a circa 7 metri d'altezza quando è stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco che lo ha lasciato ferito a terra.
Sul luogo sono giunti i sanitari del 118, che lo hanno immediatamente ricoverato in ospedale. Nel nosocomio di San Bassiano al 33enne è stata diagnosticata una lesione ai lombi con prognosi di almeno 7 giorni.
I carabinieri intervenuti sul posto hanno invece rapidamente ricostruito quella che con ogni probabilità è stata la dinamica dell'accaduto: sul terrazzo dell'appartamento del 40enne - un disoccupato - i militari hanno infatti ritrovato i pallini in piombo di una carabina ad aria compressa.
Quindi gli hanno trovato in casa e subito sequestrato una carabina Stoeger calibro 4,5mm: l'arma che quasi certamente ha ferito l'operaio. L'uomo ha spiegato ai militari di aver sbagliato a prendere la mira mentre cercava di colpire un piccione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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