Yara, collega calunniato chiede a Bossetti 100mila euro

L'ha chiesto stamattina durante l'udienza al processo a carico di Massimo Bossetti l'avvocato Carlotta Biffi, legale di Massimo Maggioni, un collega di lavoro dell'imputato che ha accusato il carpentiere di Mapello di calunnia

Yara, collega calunniato chiede a Bossetti 100mila euro

Un risarcimento totale di 100 mila euro o comunque una provvisionale di almeno 50 mila euro a discrezione della corte. L'ha chiesta stamattina durante l'udienza al processo a carico di Massimo Bossetti l'avvocato Carlotta Biffi, legale di Massimo Maggioni, un collega di lavoro dell'imputato che ha accusato il carpentiere di Mapello di calunnia. Davanti al pm Letizia Ruggeri, Bossetti disse infatti che proprio Maggioni aveva fatto in modo di far ricadere la colpa dell'omicidio di Yara su di lui per invidia nei suoi confronti.

L'avvocato Biffi ha evidenziato come per il suo assistito la "macchia" della calunnia resterà indelebile per sempre e di come questo fatto ha sconvolto la sua vita e quella della sua famiglia. "Accusando Maggioni, Bossetti voleva togliersi di dosso una colpa e il verbale degli interrogatori lascia pochi dubbi sulla calunnia", ha evidenziato il legale, riprendendo alcuni stralci dai documenti agli atti. "Il pm chiede a Bossetti se il mio assistito avrebbe ucciso Yara e messo il suo sangue per vendicarsi di lei e l'imputato risponde: 'per mio sospetto sì'", ha letto l'avvocato Biffi in aula.

"Queste dichiarazioni sono state devastanti e Bossetti non si è mai nemmeno scusato con Maggioni", ha aggiunto il legale, citando la canzone Bocca di Rosa di De Andrè e Il barbiere di Siviglia di Rossini, sottolineando quanto il danno subito dal suo assistito sia "morale, d'immagine e al nome: chi aveva dei figli piccoli in casa è arrivato a non chiamarlo più per i lavori".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica