Albert Sounit, l’integrità del Crémant

La storica maison della Côte Chalonaise, in Borgogna, produce una grande versione Brut Nature di questo spumante metodo classico alternativo allo Champagne (ma molto più economico). Da uve Pinot Noir e Chardonnay con affinamento dai 14 ai 20 mesi sui lieviti

Albert Sounit, vigne
Albert Sounit, vigne
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Il Crémant è l’altro Champagne: un vino spumante francese prodotto con il metodo classico ma rispetto al suo fratello maggiore più delicato ed elegante, anche grazie Al fatto che la pressione sviluppata dai lieviti durante la rifermentazione in bottiglia è minore, inferiore alle cinque atmosfere (un po’ come accade in Italia per il Satèn franciacortino). Il Crémant si distingue dallo Champagne anche per il minore tempo di affinamento sui lieviti e per essere di solito un millesimato, ovvero prodotto con i vini dell’annata e non, come accade di solito nella Champagne, con un contributo di vini di riserva di precedenti vendemmie. I più conosciuti sono quelli dell’Alsazia, ma se ne producono di buoni anche nella Loira, nella valle del Rodano, in Lussemburgo (sì, in Lussemburgo) ma soprattutto nella Borgogna, da dove arriva il Crémant de Bourgogne Brut Nature della maison Albert Sounit, i cui prodotti sono distribuiti in Italia dall’azienda trevigiana Ca’ di Rajo.

Albert Sounit, lavoro in vigna
Albert Sounit, lavoro in vigna

Il Crémant Alberto Sounit è prodotto nella Côte Chalonaise con un 65 per cento di uve Pinot Nero e un 35 per cento di Chardonnay, raccolte a mano e vinificate in vasche d'acciaio a circa 14 gradi. Successivamente, il vino viene affinato per 14-20 mesi sui propri lieviti e l’imbottigliamento avviene senza dosaggio, ciò che gli dona maggiore verticalità e integrità. Un vino delicato e suadente, secco e affascinante, che si propone come buon accompagnamento di aperitivi, antipasti, frutti di mare (in particolare ostriche), pesce non troppo salsato.

La maison Albert Sounit ha una lunga storia. La proprietà risale addirittura al 1781, poi nel 1945 la famiglia Sounit acquistò la tenuta dai Jeunet, quindi nel 1993 iniziò l’epoca del danese Knut Kjellerup, già importatore dei vini Albert Sounit, che ha dato il via a un’epoca di espansione e investimenti, compreso l’acquisto del Domaine Bernollin a Montagny. L’azienda ha il suo cuore nel villaggio di Rully, in Borgogna, che con i vicini comuni di Givry, Mercurey e Montagny non hanno forse il blasone delle più note denominazioni della Côte de Beaune e della Côte de Nuits ma producono vini di ottima qualità, che in degustazioni alla cieca hanno dimostrato di poter competere con i grandi vini della Côte d’Or, naturalmente a un prezzo decisamente più competitivo.

La maison mette per tradizione la qualità davanti a tutto e produce un’ampia gamma di vini di Borgogna, come i rossi Borgogna Vieille Vignes, Rully Le Bas des Chênes, Mercurey Vieilles Vignes, Mercurey Premièr Cru Clos de Montaigus, Mercurey Noblesse, i bianchi Bourgogne Aligoté Vieilles Vignes, Bourgogne Les Vignes de la Roche, Montagny Le Pinacle, Rully Bergerie, Rully Le Saint-Jacques, Montagny Premier Cru Les Coères, Montagny Premier Cru Vieilles Vignes, Montagny Premier Crus Les Chaniots, Rully Premier Cru Raclots, Rully Premier Cru La Pucelle, Montagny Premier Cru Vignes de 1928, e gli altri Crémant nelle versioni Brut, Demi-Sec, Rosé Brut, Blanc de Nois Brut, Blanc de Blancs Brut, Grande Cuvée Millesimé, Vin Mousseux Blanc de Blancs e Vin Mousseux Caprice Rosé Brut.

La vendemmia è manuale e vengono utilizzati soltanto lieviti naturali dell’uva. I vini bianchi e rossi sono invecchiati in botti di rovere francesi e imbottigliati senza filtrazione.

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