La testa di Medusa (Tre editori, pagg. 324, euro 18) di John Symonds è un libro misterioso e maledetto. Misterioso, perché l'originale The Medusa'Head fu stampato nel 1991 in poche copie e dunque si trova con difficoltà anche sul mercato antiquario. Il sottotitolo spiega perché è anche maledetto: Conversazioni fra Aleister Crowley e Adolf Hitler.
Facciamo le presentazioni. Adolf Hitler non ne ha bisogno. Aleister Crowley (1875-1947) è stato il mago più famoso del mondo. Bisogna però intendersi su cosa sia la magia. Nel caso dell'occultista Crowley, il mago, attraverso un complesso sistema di rituali simbolici, piega la natura al suo volere. Il Crowley «satanista» è quindi un'invenzione della stampa. Il mago non si diede da fare per smentirla. Al contrario, fu lieto di assecondarla per accrescere il suo carisma. «Fa' quello che vuoi sarà l'unica legge» è il solo comandamento di Crowley. Attenzione, però. Non è un invito al nichilismo totale o alla licenziosità o all'egoismo assoluto. Scoprire la propria volontà è il frutto di una lunga analisi interiore. Alcuni neppure riescono a capire in cosa consista. Nel Novecento, e oltre, Crowley ha esercitato una profonda influenza sulla cultura alta e di massa. Fu rispettato compagno di William Butler Yeats e Fernando Pessoa. Finì sulla copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles. Gli hippie portarono al successo Magick (Astrolabio), un trattato di magia sessuale piaciuto, ad esempio, a Jim Morrison, cantante dei Doors.
John Symonds (1914-2006) fu il segretario di Crowley e ne scrisse la biografia di riferimento, Aleister Crowley. La bestia 666 (Edizioni mediterranee). La testa di Medusa investiga sui rapporti tra Crowley e Hitler. Esiste un filone di studi sul nazismo magico, basti pensare, in Italia, ai lavori pionieristici dello storico Giorgio Galli. I vertici del partito erano imbevuti di cultura esoterica, soprattutto, si dice, Rudolf Hess e Heinrich Himmler. D'altro canto, sappiamo dell'interesse di Crowley per la figura di Adolf Hitler. Questo non significa che si siano incontrati. È finzione. Ma avrebbero potuto. Nella realtà ci fu un viaggio in Germania di Crowley agli albori del nazismo. Non basta ad assegnare al mago un ruolo nelle vicende degli anni Trenta. Alcuni studiosi però ritengono che Crowley fosse un agente al servizio di sua Maestà. Per questo cercava di infiltrare, grazie alla sua fama, il partito nazista.
Symonds segue la conquista di Berlino da parte dei nazisti e si arresta nel momento in cui Hitler diventa cancelliere. La tragedia a venire è appena abbozzata, e solo Crowley capisce quasi subito dove si andrà a finire.
La testa di Medusa è un romanzo confuso e squilibrato. Le scene inventate sono interrotte da «riassunti» degli eventi storici. Alcuni personaggi sono appena abbozzati, altri ben definiti. Al netto di questi difetti, è una lettura avvincente, sorretta da un'interessante idea di fondo: l'ascesa dell'ex caporale austriaco ha anche una spiegazione magica. Le adunate naziste, con la loro estetica, sono i riti attraverso i quali Adolf Hitler impone la sua volontà alle masse.
Crowley afferma: «Non ho mai incontrato qualcuno di così demoniaco come Herr Hitler. (...) Solo l'universo può prevalere su Hitler. Ma l'universo, per il momento, non sembra interessato a farlo, anche se Hitler è nemico dell'universo, cioè di Dio, perché l'universo è solo uno strumento di Dio». Non c'è nessun Dio, Dio è morto molto tempo fa. Ma c'è Adolf Hitler pronto a scatenare la venerazione del suo popolo: «Ecco cos'è il demoniaco quando compare in una persona molto comune, un uomo del popolo, uno che è disprezzato dagli intellettuali ma non dalle masse, le quali, con un istinto inquietante, sanno riconoscerlo». Il Führer è dominato da una inestinguibile sete di potere; dal senso della propria missione: rifare la Germania; dall'odio per gli ebrei, i borghesi e i cristiani. Prima regolerà i conti con il bolscevismo. Poi sarà la volta del Papa perché la civiltà europea deve tornare alle antiche divinità pagane. Crowley ascolta con pazienza i monologhi dell'interlocutore, cercando inutilmente di guadagnare influenza su di lui. Hitler si placa solo davanti ai pasticcini alla crema e si commuove unicamente al ricordo dell'amata cugina Angelika, suicidatasi per sfuggirgli.
Il mago si accorge di
un fatto che sfugge completamente al Fürher sprovvisto di abilità magiche. Hitler non è in grado di controllare le forze che ha evocato. Dopo aver portato l'orrore, un orrore mai visto prima dagli uomini, sarà distrutto.
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