Acidi grassi, riducono il rischio di almeno 14 tipologie di tumore: ecco dove trovarli

Fino a 14 diverse tipologie di tumore possono essere prevenute: qual è il ruolo di omega-3 e omega-6 secondo i risultati di un maxi-studio durato oltre un decennio

Acidi grassi, riducono il rischio di almeno 14 tipologie di tumore: ecco dove trovarli

La sana alimentazione è da sempre una fondamentale alleata per prevenire numerose malattie tra cui le peggiori, ossia i tumori: alcuni scienziati dell'Università della Georgia, Stati Uniti, hanno scoperto il ruolo benefici degli acidi grassi omega-3 e omega-6 contro diverse tipologie di cancro, addirittura 19.

I risultati dello studio

Pubblicato sulla rivista International Journal of Cancer, questa ricerca ha preso in esame i dati di oltre 250mila persone del Regno Unito in un arco di tempo superiore a 10 anni: circa 30mila di loro hanno sviluppato qualche forma tumorale lungo il tempo dello studio che ha messo in luce per la prima volta il ruolo determinante di quei due acidi grassi nel ridurre i tassi di queste patologie e aumentare anche la probabilità di sopravvivenza.

Contro quali tumori si è protetti

"I partecipanti con livelli più elevati di omega-3 presentavano tassi più bassi di cancro al colon, allo stomaco e ai polmoni, oltre a tassi più bassi di altri tumori del tratto digerente - hanno spiegato i ricercatori - Livelli elevati di omega-6 hanno portato a tassi più bassi di 14 diversi tipi di cancro, tra cui quello al cervello, il melanoma maligno, la vescica e altri ancora". Un'altra importante scoperta di questo maxi-studio sottolinea che i benefici ottenuti da livelli elevati di acidi grassi non hanno connessione con altri fattori di rischio legati alla massa corporea, al consumo di alcol o all'attività fisica: questo significa che i benefici valgono a priori.

In quali cibi trovarli

Non a caso vengono chiamati "grassi sani": sono fondamentali per la salute e il corretto funzionamento dell'organismo e si trovano maggiormente nei pesci grassi, nelle comuni noci ma anche in oli vegetali come quello di canola. Un male del nostro tempo che non riguarda soltanto la popolazione degli Stati Uniti ma in generale è che spesso non vengono consumati a sufficienza gli alimenti che li contengono. "Ecco perché molti individui si rivolgono agli integratori di olio di pesce. Sono una delle pillole dietetiche più popolari sul mercato e per una buona ragione", spiegano i ricercatori. Oltre ai tumori, studi effettuati in precedenza hanno messo in luce che l'omega-3 è in grado di ridurre notevolmente il rischio di avere colesterolo oltre a proteggere il cuore dalle malattie cardiache.

Perché le pillole non vanno bene per tutti

Gli studiosi mettono però in guardia dal fatto che le popolari pillole a base di olio di pesce non sono la panacea di tutti i mali: in questa ricerca, ad esempio, livelli troppo alti di omega-3 potrebbero essere collegati a rischi maggiori di cancro alla prostata negli uomini. "Quello che abbiamo scoperto è che l'integrazione di olio di pesce non è buona per tutti, dipende dal tuo genotipo. Se hai un background genetico specifico, allora l'integrazione di olio di pesce ti aiuterà ad abbassare i tuoi trigliceridi.

Ma se non hai quel genotipo giusto, assumere un integratore di olio di pesce aumenta effettivamente i tuoi trigliceridi", ha spiegato il prof. Kaixiong Ye, tra gli autori dello studio e docente associato di genetica al Franklin College of Arts and Sciences.

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