Usa in affanno nella battaglia dei caccia: così la Cina può vincere la sfida dei cieli

La qualità a disposizione degli Usa non manca affatto ma la quantità e soprattutto la tempistica rischia di penalizzare Washington nella sfida ad alta quota con la Cina

Usa in affanno nella battaglia dei caccia: così la Cina può vincere la sfida dei cieli
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Gli Stati Uniti hanno avviato la produzione a pieno ritmo del caccia stealth avanzato F-35 nel tentativo di rispondere alla modernizzazione militare attuata dalla Cina. La qualità non manca affatto ma la tempistica, fanno notare gli esperti, rischia di penalizzare Washington nella corsa contro Pechino. La decisione sugli F-35, ad esempio, è arrivata con un ritardo nella tabella di marcia di ben quattro anni. Il motivo? Problemi con i test, che si sono conclusi soltanto lo scorso settembre presso la Naval Air Station Patuxent River nel Maryland. L'aeronautica americana, inoltre, deve fare i conti con una serie di tagli nel bilancio fiscale destinato alla Difesa. Nel 2025 ci saranno circa 10 miliardi di dollari in meno rispetto alle previsioni a causa del limite imposto dal Congresso Usa alla spesa per la Difesa.

La corsa a vuoto degli Usa

Il grande rischio degli Stati Uniti coincide, in sostanza, con una corsa a vuoto. Il sito Defense One ha fatto notare che il limite al bilancio ha costretto i funzionari a ridurre da 83 a 70 il numero di jet F-35 da acquistare per il 2025. Per quanto riguarda altri tipi di caccia, Breaking Defense ha scritto che l'aeronautica statunitense riceverà 18 F-15EX anziché 24, con tagli complessivi che porteranno ad acquistare solo 86 dei 107 jet da combattimento inizialmente previsti.

Al contrario, la Cina sta progredendo costantemente con il suo programma di caccia di quinta generazione, con il J-20 progetto di punta. Secondo quanto riportato da Asia Times, Pechino sarebbe destinata a superare gli Usa nella produzione di questi velivoli. La flotta di J-20 stealth, in particolare, dovrebbe già numericamente superare l'inventario dell'F-22 statunitense entro la fine di quest'anno.

Detto in altre parole, la produzione cinese di J-20 sta guadagnando velocità. Le tecniche di produzione e la tecnologia dei motori a reazione cinesi hanno accelerato la realizzazione del mezzo. In aggiunta a ciò, la Cina utilizza linee di produzione di livello mondiale per velocizzare le consegne dei caccia. Il rischio americano, dunque, è quello di sprecare il prezioso know how militare a disposizione facendosi bruciare dallo sprint del Dragone.

Lo sprint del Dragone

Quantità non vuol dire per forza qualità ma, intanto, pare che già nel settembre 2022 la forza di combattimento cinese avesse raggiunto quella statunitense, almeno nella cornice del Pacifico. Gli Stati Uniti hanno solo 11 squadriglie di caccia in questa regione, mentre, secondo quanto riferito, ne avrebbero bisogno di 13. Nel frattempo, solo tre degli otto squadroni di caccia statunitensi stanno passando a velivoli più recenti, con il risultato di una forza di caccia più piccola, più vecchia e meno capace di quella auspicata.

Si stima che la Cina abbia 1.800 caccia suddivisi tra i suoi cinque comandi di teatro organizzati in sette-dieci brigate di caccia, con tre-sei gruppi di caccia dotati di 30-50 aerei ciascuno.

Idealmente, gli Stati Uniti dovrebbero mantenere 134 squadriglie di caccia modernizzate e ben equipaggiate, oltre ad un tasso di produzione di 72 caccia all'anno, per contare su una capacità di combattimento tale da poter competere con Pechino in un fantomatico scenario asiatico. Tagli alla spesa e ritardi permettendo.

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