"Può intercettare droni e missili": cosa sappiamo del super ombrello cinese

I media locali l'hanno descritta come un'innovazione rivoluzionaria utilissima per intercettare e neutralizzare gli sciami di droni nemici ma pure i missili da crociera, razzi, proiettili di mortaio e aerei

"Può intercettare droni e missili": cosa sappiamo del super ombrello cinese
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Negli ultimi giorni la Cina ha svelato il primo sistema di armamento anti drone ravvicinato al mondo. Si chiama Bullet Curtain e i media locali l'hanno descritta come un'innovazione rivoluzionaria utilissima per intercettare e neutralizzare gli sciami di droni nemici. Droni ma pure missili da crociera, razzi, proiettili di mortaio e aerei. Il dispositivo è stato sviluppato da Norinco, il più grande produttore di armi del Paese, e impiega un esclusivo metodo di intercettazione "piano-punto", in grado di creare un muro di proiettili che investe i bersagli in arrivo con una potenza di fuoco sovrapposta. Ecco tutto quello che sappiamo sul cosiddetto Bullet Curtain.

Contro droni e missili: la Cina si affida al super ombrello di Norinco

Secondo quanto riportato dalla rivista Modern Weaponry il sistema di sbarramento del Bullet Curtain è caratterizzato da una disposizione compatta 4x4 di canne da 35 mm per vari tipi di munizioni, per garantire una cadenza di fuoco senza precedenti e mantenere al contempo una rapida capacità di ricarica. Il dispositivo spara munizioni AHEAD (Advanced Hit Efficiency and Destruction) da 35 mm che sputano, a loro volta, centinaia di sottoproiettili ciascuno per formare una raffica capace di abbattere sciami di droni. Per bersagli più grandi e veloci, come i missili, Norinco ha invece sviluppato "munizioni seriali e parallele".

Il sistema integra inoltre sulla piattaforma un radar, un sistema di rilevamento ottico, un sistema di controllo del fuoco, un sistema di gestione integrato e munizioni. Sappiamo poi che è stato installato su un camion 6x6 e configurato come copertura antiaerea mobile su strada, integrata in unità meccanizzate. "Immaginate che il bersaglio sia una mosca. L'intercettazione tradizionale della difesa aerea consiste nel lanciare continuamente pietre contro la mosca. Con questo sistema di sbarramento è come brandire uno scaccia-mosche che copre l'intera area in cui la mosca può muoversi", ha spiegato Yu Bin, il capo progettista del sistema, secondo qianto riportato dal South China Morning Post.

Un dispositivo rivoluzionario

Lo stesso Yu ha spiegato che il design modulare di Bullet Curtain permette l'integrazione con diverse piattaforme, tra cui veicoli blindati ruotati e cingolati, navi militari e installazioni fisse, consentendone un rapido dispiegamento in diversi scenari di combattimento pur rimanendo compatibile con le infrastrutture militari esistenti. La dimensione e il tipo di sbarramento potrebbero essere regolati dal computer in base alle caratteristiche del bersaglio in arrivonper determinare quale strategia utilizzare e il modo migliore per colpirlo. "Questo è il punto più significativo di questo sistema d'arma", ha proseguito lo stesso Yu.

Il sistema è stato ispirato da Metal Storm, un concetto di arma a fuoco rapido sviluppato congiuntamente da Australia e Stati Uniti alla fine degli anni '90. Il team cinese è partito da lì e ha perfezionato e sviluppato l'idea, trasformandola in un prodotto pienamente operativo che dovrebbe garantire una difesa aerea d'area a basso costo e altamente efficace, in primis contro eventuali sciami di droni.

Che cosa significa? Un numero enorme di droni potrebbe esaurire le capacità di rilevamento e di fuoco della difesa aerea nemica in un

attacco di saturazione. Allo stesso tempo, i droni economici consumano in modo asimmetrico le preziose risorse di difesa aerea del nemico. Il compito di Bullett Curtain consisterà proprio nell'evitare tutto questo.

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