
Parlando martedì 4 marzo al Simposio sulla guerra dell'Air and Space Forces Association ad Aurora, Colorado, il generale dell'aeronautica statunitense Ken Wilsbach, comandante dell'Air Combat Command, ha esposto quelle che, secondo l'U.S. Air Force, sarà il combattimento aereo del futuro.
Il Pentagono, com'è noto, non ha dubbi su chi sia l'avversario da affrontare: è stato sottolineato infatti che il ruolo fondamentale dell'aeronautica militare statunitense è quello di garantire il predominio nei cieli, una missione che diventa sempre più urgente man mano che avversari come la Repubblica Popolare Cinese svelano velivoli stealth sempre più avanzati. A dicembre, infatti, Pechino ha mostrato quello che sembra essere il prototipo di un nuovo caccia invisibile, che potrebbe essere la base per un velivolo di sesta generazione sebbene non se ne conoscano i requisiti né l'avionica, fattori essenziali per definire una macchina di questo livello.
L'U.S. Air Force conta sull'ottenimento della superiorità aerea, ha affermato il generale, senza la quale “qualsiasi altra cosa tu voglia fare nello spazio di battaglia diventa molto più difficile, se non impossibile”. Un concetto diventato da quasi un secolo il pilastro della dottrina militare. L'aeronautica militare Usa manterrà quel vantaggio attraverso la superiorità aerea e spaziale integrata, ciò che Wilsbach definisce una “necessità senza soluzione di continuità”. Si dovrebbe ormai parlare, infatti, di dominio aerospaziale invece di continuare a tenere separati il dominio aereo da quello spaziale: al di là degli abilitatori presenti nello spazio, il limite tra di esso e il cielo si sta sempre più sfumando per via di nuove capacità tecnologiche: lo stesso principio, però applicato in senso inverso, che determinerebbe la nascita del dominio subacqueo in modo autonomo rispetto a quello marittimo.
Pensare, infatti, di ottenere oggi la superiorità aerea senza quella spaziale è molto probabilmente errato proprio per quanto detto: basti pensare agli assetti di situational awareness presenti nello spazio che comunicano in tempo reale con quelli presenti in cielo (e sul campo di battaglia) per rendersi conto della stretta interdipendenza dei due domini. Questa integrazione, ha detto ancora Wilsbach, include caccia avanzati, sistemi in rete e strumenti non cinetici (guerra elettronica ma anche laser e armi a microonde) impiegati per disarticolare e dominare gli avversari.
Oltre le macchine bisogna pensare anche al personale, e a tal proposito il generale ha detto che "se riusciamo a mantenere i nostri aerei al punto da poterli pilotare frequentemente e svolgiamo esercitazioni frequenti per i nostri equipaggi, essi diventano competenti in ciò che fanno”. Wilsbach, su questo tema, ha riferito quella che invece è una seria problematica dell'U.S. Air Force: l'aeronautica Usa non ha ancora tutti gli strumenti necessari per addestrarsi al massimo dell'efficienza e nonostante siano in corso sforzi di modernizzazione, persistono lacune. “La cosa più importante che facciamo è far volare e riparare gli aerei” ha proseguito, aggiungendo che “ultimamente siamo stati messi alla prova sotto il profilo delle capacità di manutenzione, che poi si traduce nel numero di sortite che possiamo effettuare”. Inoltre, mentre la leadership lavora per fornire simulatori e velivoli avanzati, gli aviatori devono trovare modi per affinare le loro abilità ora.
Il generale cita anche la spesa per i sistemi d'arma inquadrata in uno scontro di attrito: Wilsbach ha affermato che “possiamo avere il livello di costo più basso... che forse può far sì che l'avversario esaurisca [le risorse]” aggiungendo che “abbiamo trascorso molto del nostro tempo a parlare di queste armi che sono incredibilmente costose, e ne abbiamo bisogno di alcune, ma non abbiamo bisogno di spendere tutti i nostri soldi per esse”, pertanto senza un quadro chiaro di ciò che è necessario in tutta la forza armata gli sforzi di modernizzazione rischiano di fallire.
Il generale infine dipinge un quadro poco sereno dello stato dell'U.S. Air Force quando afferma che “sono sicuro che arriverà un giorno in cui finalmente metteremo in atto i processi per eliminare l'eroismo dalle nostre attività quotidiane, ma fino ad allora, ho bisogno dei vostri sforzi e delle vostre idee”.
Le priorità, quindi, sono ripristinare l'ethos del guerriero nel personale, ristabilire la capacità di deterrenza, la meritocrazia, riformare i piani di acquisizione, adeguare le capacità alle minacce e continuare la ricerca della superiorità aerea (o per meglio dire aerospaziale) sul campo di battaglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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