"Segni di stabilizzazione nell'attività economica" anche se "rimangono rischi". A dirlo è Mario Draghi, dopo che oggi il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere il tasso di riferimento di Eurolandia invariato all'1%.
Il presidente della Bce ha anche annunciato che la banca centrale continuerà a sostenere il funzionamento del sistema del credito e della finanza. Ha poi aggiunto che l'Europa ha chiuso il quarto trimestre in maniera "molto debole", mentre si prospetta una ripresa "molto graduale" nel 2012, con l'inflazione che rimarrà "sopra la soglia del 2% per diversi mesi".
Un primo, parziale passo verso l'unione di bilancio, "non un'unione di trasferimenti di risorse dove uno stato guadagna e l'altro spende". Il banchiere italiano ha commentato così la firma del fiscal compact da parte dei paesi europeo, mossa che consiste anche nel "rinunciare a parte della sovranità in materia di bilancio".
Draghi ha poi parlato della situazione greca, commentando di aver "ricevuto dal premier greco Papademos una chiamata che informava della notizia del raggiunto accordo" sulle misure di austerity greche.
Non ha rilasciato dichiarazioni sui bond greci acquistati dall'istituto centrale, che potrebbero essere oggetto di scambio con l'Efsf, per ridurre il debito di Atene, sottolineando la grande attesa per il vertice Eurogruppo che si terrà in serata, e che saranno evitati "trucchi legali" sui bond.Da parte del presidente anche un auspicio perché il mondo del lavoro veda "ridotte le rigidità e la flessibilità incrementata".
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