Durante i primi sei mesi del 2022 è aumentata la domanda di prestiti personali e finalizzati. Si tratta un’informazione a tinte chiare e scure che riflette l’andamento dell’economia. Da una parte la ripresa dei consumi spinge le famiglie a spendere di più, dall’altra parte le nubi sociopolitiche e quelle economiche inducono a tirare il freno a mano. Ciò spiega perché, a fronte di un aumento delle richieste di credito, corrisponde una progressiva diminuzione degli importi richiesti. I dati sono stati elaborati dalla Centrale Rischi Finanziari S.p.A. (Crif), specializzata nel supporto all’erogazione e alla gestione del credito al consumo.
La situazione della domanda dei prestiti
Durante il primo semestre del 2022 la domanda di prestiti è aumentata del 24,5% rispetto allo stesso periodo del 2021, superando il livello pre-pandemia. Si tratta sia di prestiti personali (cresciuti del 22,4%) sia di prestiti finalizzati, ovvero quelli richiesti per comprare beni o servizi come, per esempio, un veicolo o un corso di formazione (aumentati del 25,8%).
L’importo medio richiesto scende del 7,6% e si assesta a 8.810 euro. Si tratta di una contrazione che viene soprattutto dai prestiti finalizzati, il cui importo medio è di 6.118 (-15,8% rispetto ai primi sei mesi del 2021) mentre, per quanto riguarda i prestiti personali, il valore medio è cresciuto di 0,3 punti percentuali e ha raggiunto i 13.079 euro.
Il 54,1% del totale è rappresentato da cifre inferiori ai 5mila euro e i piani di rientro del prestito superiori ai 5 anni sono quelli maggiormente scelti dagli italiani (24%).
L’Osservatorio Crif ha identificato che la fascia di età che maggiormente ricorre al credito è quella compresa tra i 45 e i 54 anni (24,5%) seguita da quella di richiedenti di età compresa tra i 35 e i 44 anni (21%).
Le tipologie dei prestiti
La ricerca di liquidità è in cima ai motivi per i quali gli italiani chiedono di accedere al credito (28%). A seguire la necessità di acquistare automobili usate (16,4%) e motivi legati alle ristrutturazioni (14,2%), cosa questa che obbliga un collegamento ai numerosi incentivi promossi dallo Stato. Rimane ingente la percentuale di richieste fatte per consolidare i debiti pregressi (14%).
L’arrivo della stagione estiva ha messo il turbo alle richieste di credito per viaggi e vacanze (+71% rispetto ai primi tre mesi del 2022) sospinte soprattutto da chi vive al Nord.
I canali online
La domanda di crediti online ha superato del 153% quella
relativa ai primi sei mesi del 2021. Complice la pandemia e le serrate forzate, i canali digitali sono diventati strumento di dialogo con gli intermediari del credito e anche strumento per la finalizzazione dei contratti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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