Com'era prevedibile notizie non buone per l'economia italiana, fanalino di coda nell’eurozona per l’andamento del Pil, e in forte affanno anche rispetto a Stati Uniti e Giappone. Nel primo trimestre il prodotto interno lordo del Belpaese è diminuito dello 0,8% su base congiunturale, a fronte del +1% del Giappone, del +0,5% negli Usa e in Germania, di una variazione nulla in Francia e di un calo dello 0,3% nel Regno Unito. E c'è un altro dato che preoccupa: nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.337 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra una flessione del 3%, mentre, rispetto al mese precedente, il calo è pari al 25,8%. Lo comunica il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.
Crollo dei beni durevoli
Con l'economia in affanno gli italiani tirano la cinghia. Lo si vede benissimo, ad esempio, nell'acquisto di beni, nel primo trimestre diminuiti dell’11,8%. I beni non durevoli calano del 2,3% e gli acquisti dei servizi dello 0,2%.
Giù costruzioni e industria
Nel primo trimestre 2012 la variazione congiunturale del valore aggiunto è negativa nelle costruzioni (-3,2%), nell’industria in senso stretto (-1,6%), nel settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (-1,0%), nel settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali (-0,5%) e in quello degli altri servizi (-0,1%); una variazione positiva si registra solo per l’agricoltura (+4,9%). In termini tendenziali, il valore aggiunto delle costruzioni è invece diminuito del 6,8%, quello dell’industria in senso stretto del 3,1% e quello dei servizi dello 0,3%, mentre quello dell’agricoltura è aumentato dello 0,4%.
La spesa delle famiglie
Anche le famiglie sono in forte difficoltà per la crisi. Nel primo trimestre del 2012 la spesa delle famiglie è diminuita del 2,4% su base annua e dell’1% sui tre mesi precedenti.
Forte calo delle partite Iva
Nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.
337 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dello scorso anno si registra una flessione del 3%, mentre, rispetto al mese precedente, il calo è pari al 25,8%. È quanto emerge dai dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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