Il governo Draghi sta lavorando per reintrodurre il cashback, il sistema di rimborso delle spese sostenute voluto dall'esecutivo giallorosso di Giuseppe Conte.
A differenza del precedente cashback, però, come spiega il quotidiano Il Tempo, quello draghiano non comprenderà tutte le transazioni fatte con carta di credito o bancomat che prevedeva un tetto per avere il bonus. Stavolta il rimborso avverrà sottoforma di detrazione così gli italiani non dovranno più conservare gli scontrini e le ricevute per la dichiarazione dei redditi. Basti pensare alle spese sostenute per una visita medica che contemplano il rimborso del 19% della somma pagata. L'arrivo del nuovo Cashback, però, non sarà imminente, sebbene sia previsto nella delega fiscale. Delega che deve ancora arrivare in Senato e, poi, dovranno essere emanati anche i decreti legislativi. La viceministra dell'Economia, Laura Castelli, ha spiegato all'Agi che "in questo modo i contribuenti avranno davvero il diritto a ottenere quello che gli spetta in maniera semplice. E poi è un modo per continuare a utilizzare quello che abbiamo costruito sul piano digitale sul Fisco". L'idea del governo è quella di partire che una sperimentazione sulle spese sanitarie per, poi, estendere il cashback a tutte le altre spese.
Il caschback è una misura che era stata fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle, ma contestata da molte altre forze politiche e, quindi, era stata sospesa dal governo di Mario Draghi. Non si erano fin qui visti grandi benefici né dal punto di vista dell'incremento dell'uso delle carte di credito, ma i pentastellati hanno continuato a insistere affinché venisse reintrodotta. Ora, però, il governo Draghi ne cambia le finalità e spera di incentivare gli italiani a usare lo Spid, l'identità digitale che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione. In ogni caso, i Cinquestelle rivendicheranno già il ritorno del cashback come una loro vittoria. Anzi, solo pochi giorni fa, i deputati del M5S dell Commissione Finanze alla Camera hanno rilanciato: "Easy tax, cashback fiscale e mensilizzazione degli acconti. Sono tre obiettivi del M5S che stiamo per raggiungere nella legge delega sul Fisco".
I pentastellati assicurano: "Con l'easy tax garantiamo uno scivolo di due anni per le partite iva che superano la soglia dei 65mila euro di fatturato; con il cashback fiscale semplifichiamo la vita dei contribuenti facendo arrivare direttamente sul conto corrente le detrazioni, partendo dalle spese sociosanitarie". E concludono: "Infine, il passaggio ad un sistema di mensilizzazione degli acconti senza sanzioni e interessi. Tre misure fondamentali che rivendichiamo con forza".
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