Il metano continua la sua corsa all’insegna di quotazioni record. Un rally verso l’alto che si abbatterà sulle bollette pagate dai consumatori italiani nei prossimi mesi. La materia prima ha ormai raggiunto il prezzo dei 45 euro per mille chilowattora. Si tratta di un valore più che doppio rispetto ai 20 euro intorno ai quali oscillava il gas durante la scorsa primavera. Il boom del prezzo del metano sta riguardando tutta l'Europa. Una delle variabili che ha innescato la corsa al rialzo è stata la crescita della domanda energetica in Asia che ha spinto molte navi metaniere a spostarsi dal Vecchio Continente verso i mercati orientali: piazze dove si riescono a spuntare prezzi più elevati rispetto al recente passato. In aggiunta le ultime settimane hanno visto la riduzione dell'estrazione di metano dai giacimenti siberiani di Novi Urengoi; attività rallentata dai lavori coseguenti a un grave incidente che ha coinvolto gli impianti. Un contesto sul quale si inserisce il balletto delle quotazioni e il conseguente mercato dei titoli finanziari collegati al prezzo del metano.
L’effetto a cascata sulle varie voci di costo delle bollette per gli usi domestici sarà inevitabile. La data da cerchiare in rosso è quella del 1° ottobre. Si tratta del termine entro il quale l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti, sarà chiamata ad aggiornare il livello delle tariffe a cui dovrà essere ceduta la materia prima fondamentale per il riscaldamento delle case. Ogni tre mesi l’Arera aggiorna le tariffe elettriche e del gas secondo i costi di produzione. E da un anno gli aggiornamenti sono tutti in salita. Il rincaro più recente è del 1° luglio 2021, con un balzo del +9,9% per la corrente elettrica e addirittura del 15,3% per il gas. Gli unici consumatori ad essere tutelati saranno quelli che hanno sottoscritto un contratto di fornitura con un prezzo fisso indicato dall’operatore. Tutti gli altri si dovranno aspettare una rapida crescida del saldo esposto nei bollettini recapitati a casa o domiciliati presso la propria banca.
Gli analisti dei mercati finanziari sono portati a ritenere che quella sul metano sia una tempesta passeggera. I futures sulla materia prima – un particolare tipo di prodotto il cui prezzo è fissato sul valore futuro di un bene – prevedono una diminuzione nei primi mesi del 2022.
Una magra consolazione per gli italiani che dovranno affrontare i prossimi rigori invernali. La discesa del prezzo del gas potrebbe riverberarsi con lentezza sul prezzo finale pagato dal consumatore. Una dinamica che finirà per favorire nuovi rialzi dell’inflazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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