Non solo ristori per le partite Iva, ma anche agevolazioni fiscali. Una boccata d’ossigeno è in arrivo per circa un milione di contribuenti, i quali, per l’anno di imposta 2020, saranno esentati dal presentare all’Agenzia delle entrate le cosiddette pagelle fiscali, ossia diverse categorie verranno escluse dall’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità (Isa). Questa è una conquista delle associazioni di categoria di cui fanno parte piccole imprese e liberi professionisti, che hanno spinto il governo Draghi a valutare altre soluzioni oltre ai sostegni economici. Ad essere coinvolti saranno, come riporta il Sole 24 Ore, i contribuenti che, da una prima analisi dei dati della fatturazione elettronica e delle liquidazioni periodiche Iva presentano una variazione, nonché delle operazioni attive, superiore al 33% dell'imponibile tra il 2019 e il 2020.
Si tratta di almeno 82 codici Ateco, quelli più colpiti dalla crisi conseguente alla pandemia da Covid-19. Parliamo di guide turistiche, bed and breakfast, alberghi, taxi, lavanderie industriali, noleggio di autovetture con conducente e catering continuativo su base contrattuale. Per rendere operativa questa nuova misura si attende un nuovo decreto del governo che si aggiungerà a quello dello scorso 2 febbraio, nel quale erano stati approvati altri esoneri per i contribuenti in crisi. Il provvedimento da adottare farà riferimento, in particolare, anche alla diminuzione dei ricavi ovvero dei compensi di almeno il 33% nel periodo d'imposta 2020 rispetto al periodo d'imposta precedente; all'apertura della partita Iva a partire dal primo gennaio 2019; ai soggetti che esercitano le attività economiche individuate in un apposito elenco.
A essere interessate sono altre 85 attività commerciali, messe in ginocchio dalle misure di restrizioni anti Coronavirus, come negozi di abbigliamento, gelaterie, pizzerie, ristoranti e palestre. L’agevolazione, anche in questo caso, riguarderà la rilevanza fiscale degli Isa, mentre ai fini meramente statistici e necessari per la corretta elaborazione delle pagelle fiscali, ossia i vecchi studi settore, sarà necessario comunque inviare all'amministrazione finanziaria i modelli con i relativi dati.
Un ulteriore aiuto per piccole imprese e professionisti arriverà anche da un ammorbidimento dei controlli per quelle realtà economiche in difficoltà, soggette, in conseguenza dei loro risultati, a finire sotto la lente d’ingrandimento di guardia di finanza e Agenzia delle entrate. I parametri che saranno presi in considerazione sono: giorni di chiusura, calo di fatturato e corrispettivi, perdita di produttività del settore.
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