Renault pronta a rafforzare gli acquisti dal made in Italy

Le opportunità offerte dal piano strategico francese. All'incontro parteciperà anche il ministro Giorgetti

Renault pronta a rafforzare gli acquisti dal made in Italy

Per la filiera italiana automotive, riunita in Anfia, si aprono importanti opportunità di ampliare il proprio business. A offrirle sarà Renault, il gruppo francese guidato da Luca De Meo. Insieme a Gianluca de Ficchy, manager italiano a capo degli Acquisti, sia per il costruttore transalpino sia per l'Alleanza che include Nissan e Mitsubishi, l'ad De Meo incontrerà le associate di Anfia il prossimo 8 giugno alle Stelline di Milano.

A fare gli onori di casa saranno Paolo Scudieri, presidente di Anfia, e Marco Stella, presidente del Gruppo Componentisti, mentre la presenza di Giancarlo Giorgetti, ministro allo Sviluppo economico, è indicativa di come il governo intende sostenere il possibile rafforzamento dell'asse tra Renault Group e l'indotto automotive italiano. E, più in generale, ogni opportunità che consenta alla filiera di svilupparsi e di far valere sempre di più le eccellenze del made in Italy.

«Renault Group: strategie per la mobilità del futuro. Le opportunità per la supply chain italiana» il filo conduttore del meeting nel corso del quale l'ad De Meo illustrerà le nuove tecnologie della Casa francese su elettrificazione, connettività e guida autonoma. A sua volta, sarà de Ficchy a entrare più nei dettagli sul tema delle forniture.

De Meo, 54 anni, milanese, a capo di Renault dal luglio 2020, già lo scorso settembre, al Salone della Mobilità svoltosi a Monaco di Baviera, aveva affermato di «guardare proprio all'Italia per nuovi fornitori». «Nelle forniture - le sue parole - oggi il 20% del valore medio di un'auto è tedesco, quello italiano arriva al 5%; ma c'è spazio per salire». E così, dopo il primo contatto, in quella occasione, con il presidente di Anfia, Scudieri, l'8 giugno, nella «sua» Milano, l'incontro di De Meo con la filiera italiana.

L'iniziativa, che sarà tra i temi dell'assemblea generale di Anfia del 31 maggio, a Firenze, punta a sensibilizzare l'industria italiana a cercare partnership più solide con un grande costruttore internazionale, come quella che si prospetta con Renault Group. Verrebbe così offerta un'alternativa a quella parte di filiera che annovera solo Stellantis tra i propri clienti, con benefici anche per le imprese del settore più piccole.

A Modena, dove ieri si è aperto il quarto «Motor Valley Fest» (fino a domenica, supercar e moto della «Terra dei Motori» animeranno la città, insieme a dibattiti su innovazione e futuro della mobilità), dai vertici di Anfia nessuna anticipazione su come evolverà l'incontro con Renault.

In un dibattito sulla corsa all'auto elettrica e i problemi che ne deriveranno, il presidente di Anfia, Scudieri, ha ribadito come «gli incentivi, in vigore da pochi giorni, hanno dimostrato che il maggior interesse del pubblico ha riguardato le auto endotermiche, più economiche, gestibili e pure attente all'ambiente (subito esauriti i fondi stanziati, ndr)».

«Il ministro Giorgetti - ha aggiunto - ha compreso le necessità immediate dell'automobilista medio.

Oggi, infatti, quella elettrica resta una automobilizzazione di élite: ci sono ancora troppi vincoli infrastrutturali per un utilizzo capillare e quotidiano, nonché tanti ostacoli da superare. Un plauso va a chi crede nella ragione e non alle ideologie».

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