Egitto, duri scontri vicino al Consolato d'Italia Hillary Clinton a Mubarak: manifestazioni libere

Dopo le le proteste di martedi il governo vieta qualunque manifestazione, ma la rivolta continua sul web. Sino ad ora sono quattro le vittime degli scontri. La polizia ha arrrestato almeno 500 dimostranti al Cairo scesi in strada sfidando il divieto. Foto. Video: - 1 - 2

Egitto, duri scontri vicino al Consolato d'Italia 
Hillary Clinton a Mubarak: manifestazioni libere

Il Cairo - Il giro di vite annunciato dal governo egiziano non ha fermato la protesta anti-Mubarak. Sfidando il divieto di manifestare migliaia di persone sono tornate a in strada al Cairo e a Suez. La polizia ha arrestato almeno 500 dimostranti, tra cui 8 giornalisti, nella capitale dove 3.000 persone si sono radunate nel quartiere dei tribunali. Violenti scontri nei pressi del consolato d’Italia al Cairo, dove la polizia ha lanciato lacrimogeni e i manifestanti hanno risposto con il lancio di sassi. La situazione è ancora molto tesa e la polizia antisommossa presidia in massa tutta la zona.

Il governo: vieta le proteste Il governo egiziano ha annunciato che non saranno tollerate ulteriori proteste contro il presidente. Lo ha annunciato il ministero dell’Interno proprio mentre i gruppi dell’opposizione hanno convocato per oggi via internet una seconda giornata di protesta nella centrale piazza Tahir del Cairo. Chiunque parteciperà alle dimostrazioni sarà fermato e incriminato, hanno reso noto fonti del dicastero.

Gli Usa: libertà di manifestare Hillary Clinton ha chiesto al governo egiziano di non ostacolare le dimostrazioni pacifiche e ha ribadito che in questo frangente il Cairo ha un’importante opportunità di adottare riforme politiche, economiche e sociali. Il segretario di Stato americano ha anche chiesto che sia rimosso il blocco ai sistemi di comunicazione sociali come Twitter e Facebook usati dall’opposizione per coordinare le proteste contro il presidente Hosni Mubarak.

Quattro morti Un manifestante rimasto ferito ieri a Suez è morto questa mattina a seguito delle lesioni riportate. Lo hanno reso noto fonti sanitarie del Paese. Sono tre dunque i dimostranti deceduti, mentre il bilancio complessivo degli scontri è di quattro vittime, visto che ha perso la vita anche un poliziotto.

La protesta viaggia sul web Viaggia attraverso internet la rivolta avviata ieri dai gruppi di opposizione egiziani contro il presidente Hosni Mubarak e il suo governo. La grande manifestazione che si è tenuta ieri mattina a ’Maidan al-Tahrir’ al Cairo, e le altre organizzate nel resto del paese, sono state promosse e coordinate tramite il web. A capire la forza dei social network è stato in particolare il movimento giovanile denominato ’6 aprilè che attraverso il suo profilo su ’Facebook’, che conta più di 20 mila amici, veicola le notizie sul movimento popolare sorto ieri sulla scia della recente rivoluzione tunisina.

È proprio sul loro profilo che questa mattina è stato postato il comunicato con il quale si chiede agli attivisti dell’opposizione di continuare con la protesta «fino alla caduta di Mubarak». Diverso è invece l’approccio al web dei partiti storici dell’opposizione egiziana. Sia i Fratelli Musulmani che il partito ’al-Wafd’ preferiscono comunicare attraverso i propri siti internet. 

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