Meloni: "Il dibattito su Draghi in Ue? Pura filosofia"

Migranti, Elezioni europee, legge 194 e fascismo: Meloni a tutto campo al termine del Consiglio europeo di Bruxelles, l'ultimo di questa legislatura

Meloni: "Il dibattito su Draghi in Ue? Pura filosofia"
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In un punto stampa al termine del Consiglio europeo straordinario, Giorgia Meloni ha affrontato i principali temi della stretta attualità politica, a partire dalla candidatura possibile di Ilaria Salis alle prossime elezioni europee di giugno. "Non so se si candiderà, non credo che cambi nulla rispetto al lavoro che il governo sta facendo. La politicizzazione di questa materia non so quanto aiuti il caso in sè". In queste ore hanno ritrovato vigore le voci di una candidatura con Avs dell'insegnante in carcere a Budapest da oltre un anno, perché accusata di aver aggredito alcuni estremisti di destra nella capitale ungherese.

Restando in ambito europeo, il presidente del Consiglio ha commentato il rapporto presentato da Enrico Letta sul mercato unico, definendolo "un lavoro che considero molto interessante" e tornando sul rapporto presentato nei giorni scorsi da Mario Draghi, il premier ha evidenziato che "sia Enrico Letta, sia Mario Draghi ci dicono che l'Europa va cambiata. Questo è un dibattito che va fatto". Ma su Draghi come possibile candidato a ruoli europei, per il momento "tutto questo dibattito è filosofia, buona per il dibattito dei giornali e per fare campagna elettorale".

Quello di oggi è stato l'ultimo Consiglio europeo della legislatura, "al prossimo troveremo uno scenario diverso" ha ricordato Meloni. "Spero che saremo di fronte a un'Ue diversa, più capace di rispondere alle grandi sfide", ha proseguito. Sicuramente, l'Italia continuerà a mantenere al centro del dibattito la questione migranti, perché "l'andamento dei flussi dei migranti irregolari verso l'Italia che diminuiscono in maniera significativa dimostra che il lavoro che abbiamo fatto porta pian piano dei risultati, chiaramente anche la Tunisia è una nazione con la quale bisogna continuare a lavorare".

Tornando sulla politica interna del Paese di cui è alla guida, in merito alle polemiche che arrivano anche dalla Spagna per la proposta di inserire nei consultori anche associazioni pro-vita, Meloni ha spiegato che a voler cambiare la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza "è la sinistra, non noi", aggiungendo che "dobbiamo garantire una scelta libera, si devono avere tutte le informazioni del caso ed è quello che la 194 prevede". E sempre in tema di libertà, il presidente del Consiglio è tornato sulla vicenda del carcere per i giornalisti: "Ogni giorno leggo delle ricostruzioni surreali. Adesso vogliamo mandare in carcere i giornalisti, quando la proposta che toglie il carcere ai giornalisti per diffamazione è a prima firma Alberto Balboni di Fdi, perché vi comunico che il carcere per i giornalisti per diffamazione c'è, è c'è una legge di Fdi che lo sta togliendo".

E a proposito di attacchi strumentali e fake news, il presidente del Consiglio è tornato sulle costanti accuse di fascismo che piovono sulla sua figura e sul suo governo.

"Lo scorso anno il 25 aprile sono stata a deporre una corona di fiori insieme al Presidente Mattarella, come faccio sempre e lo faccio con il massimo rispetto del mio ruolo", ha spiegato Meloni, aggiungendo che "quello che ho detto sul fascismo l'ho detto cento volte e non penso di doverlo ripetere, così potete continuare a ripetere che sono una pericolosa fascista e mi aiutate anche, visto che penso che la gente che vede questo governo si renda conto che gli estremisti stanno da un'altra parte e non al governo".

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