Fiducia, incertezza, preoccupazione e rabbia: l'Europa divide gli italiani

La ricerca di Vis Factor: il nostro Paese appare spaccato in due sulla visione di Ue. Emergono i timori per l'immigrazione e per la sicurezza. Grande attenzione sul Made in Italy e sulla protesta degli agricoltori

Fiducia, incertezza, preoccupazione e rabbia: l'Europa divide gli italiani
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Manca sempre meno alle elezioni europee, un evento che - unito alle presidenziali negli Stati Uniti - rappresenta uno dei più importanti step previsti in un 2024 ricco di appuntamenti di grande rilievo. Il clima europeo appare frammentato e mutevole, motivo per cui non è possibile effettuare previsioni esatte su quello che sarà il nuovo volto dell'Ue dopo il 9 giugno. Un punto interessante sull'atteggiamento degli italiani verso l'Europa è stato fornito da una ricerca realizzata per Adnkronos da Vis Factor, società specializzata a livello nazionale nel posizionamento strategico, tramite Human, la propria piattaforma di web e social listening.

Italiani divisi sull'Europa

In linea generale emerge che il 54,52% di italiani riserva sui social network un sentiment positivo nei confronti dell'Europa, mentre il 45,48% si esprime in maniera negativa. Quanto alle emozioni che vengono messe in risalto in occasione delle conversazioni, spicca in prevalenza la fiducia al 31% seguita dalla preoccupazione al 24% e dalla rabbia al 9%. Il nostro Paese, prendendo in considerazione le differenti circoscrizioni elettorali, appare spaccato in due sulla visione di Ue: il positivo si attesta al Nord Ovest al 65,05%, al Nord Est 62,88% e al Centro con il 57,12%; il negativo prevale nelle Isole (52,84%) e al Sud (57,43%). Dal loro canto chi mostra un giudizio favorevole ritiene che l'economia sia in ripresa, è ottimista verso il futuro ed è fiducioso nelle istituzioni europee; invece i contrari si dicono preoccupati per il ruolo dell'Europa a livello internazionale, per l'immigrazione e per la sicurezza.

I concetti più citati in relazione all'Ue vanno dalle elezioni europee al Made in Italy passando per i temi di attualità come la protesta degli agricoltori e il caso Ilaria Salis. Non passano inosservate le divergenze anche sui temi più dibattuti all'interno di ogni circoscrizione: al Nord Est online si parla di Europa in relazione a economia (31,16%), immigrazione (19,13%) e lavoro (18,34%); al Nord Ovest di economia (27,56%) sanità (20,39%) e ambiente (17,14%); al Centro di economia (29,33%), infrastrutture (19,87%) e ambiente (18,11%); al Sud sono centrali lavoro (30,24%), economia (22,55%) e Mezzogiorno (16,11%); sulle Isole invece si parla soprattutto di infrastrutture (27,14%), lavoro (24,32%) ed economia (20,11%).

L'analisi di Brunetti

Dalle conversazioni social analizzate non passano in secondo piano l'incertezza economica globale, con preoccupazioni per l'inflazione, il costo della vita e il futuro del lavoro. Da una parte il sentiment è generalmente negativo sulle prospettive economiche a lungo termine; dall'altra viene notato un forte sostegno all'azione per contrastare il cambiamento climatico, con molti utenti che chiedono all'Ue di fare di più. A tal proposito Tiberio Brunetti - imprenditore, analista politico e fondatore di Vis Factor - ha annotato che il Green Deal "è visto come un passo nella giusta direzione, ma emerge preoccupazione per il suo impatto sull'economia e sulle comunità rurali".

Sull'agenda non potranno di certo essere trascurati temi cruciali come la protesta dei trattori, l'equilibrio tra la protezione dell'ambiente e la tutela degli operatori del settore, l'immigrazione, l'equa distribuzione, accoglienza e integrazione. Argomenti che potrebbero portare gli elettori a recarsi alle urne visto che l'ombra dell'astensionismo fa sempre più paura. "Se i leader agganceranno le proprie campagne ai temi portanti delle discussioni sull'Europa si riuscirà a far decollare il dibattito e coinvolgere gli italiani se, diversamente, come sembra dalle prime avvisaglie, i temi saranno concentrati sulla contingenza politica italiana, il rischio è quello di allontanare ulteriormente gli italiani dalle urne e confermare il trend negativo che è tra i peggiori dei Paesi Ue", ha affermato Brunetti.

Nota dell'analisi:
L'analisi di Vis Factor è stata realizzata prendendo in considerazioni le conversazioni social generate dagli utenti in relazione all'Europa in vista delle elezioni europee di giugno 2024.

Al fine di analizzare la semantica, il sentiment e le emozioni sono stati monitorati post e commenti dal 17 gennaio al 14 febbraio 2024 su X, Instagram, Threads e Facebook. Nel corso del periodo considerato le menzioni rilevate sul tema europa sono state circa 12.600 che hanno generato 3 milioni e 200mila interazioni.

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