Il bug, le schede abbandonate, i riconteggi. Caos nei seggi di Roma: cosa è successo

Il sindaco Gualtieri parla di un "incidente molto grave", che di fatto ha paralizzato la trasmissione dei dati dei seggi romani dal tribunale al Viminale. Presidenti costretti a presidiare le schede alla fiera

Foto da X di Laura Corrotti
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Gravi ritardi si sono registrati quest'oggi nei passaggi dello spoglio delle schede elettorali di Roma. Un problema al sistema informatico ha paralizzato per diverse ore la trasmissione dei dati nel corso della notte e così, nonostante nei seggi gli scrutatori abbiano fatto il loro lavoro, e i dati siano stati inviati come da prassi al tribunale, è saltato il passaggio che prevede la trasmissione al Viminale. Per questo motivo i presidenti sono stati costretti a presidiare le schede elettorali dei propri seggi, convogliate tutte alla fiera di Roma, dove hanno dovuto inserire manualmente i voti.

Per questo motivo sono oggi rimbalzate le immagini delle schede elettorali "abbandonate", che tali non erano, all'interno dello spazio fieristico, presidiate costantemente, come impone la legge, dalle forze dell'ordine. Un incidente grave, che non si dovrebbe verificare, che ha rallentato tutti i conteggi, tanto che ancora stasera nel portale "Eligendo" del ministero dell'Interno non risultano completate le operazioni di scrutinio. L'ultimo aggiornamento risale alle 16.53 e risultano essere state completate 61.571 su 61.650 sezioni.

"È un incidente molto grave, me ne scuso con tutti. Ho chiesto un'indagine interna e sarò severissimo su eventuali responsabilità", ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, chiamato a rispondere del disservizio. Il sindaco di Roma parla di un "bug" sul sistema, a causa del quale "quando nel seggio si voleva digitare il dato non compariva il numero del seggio ma un altro e quindi non si è potuta fare l'immissione dei dati". Il lavoro supplementare che si è dovuto fare è stato enorme e, come ha riferito il sindaco, si è dovuta istituire una vera e propria "squadra di emergenza" per l'immissione.

Nessuna irregolarità, comunque, assicura il sindaco, perché "dal punto di vista giuridico per la proclamazione degli eletti la parte dell'immissione dei dati, per poi vederli sul sito del Ministero dell'Interno, è solo informativa, non ha alcun valore giuridico".

La proclamazione è indipendente dalla comunicazione dei dati perché, come da legge, "avviene diversi giorni dopo quando i verbali, firmati, vanno al Tribunale che li rendiconta e decide chi è stato eletto". Si prevede che entro le prossime ore tutti i dati dovrebbero essere comunicati e si dovrebbe chiudere il conteggio.

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