Tumori, un caso su sei da infezioni croniche: lo studio che rivela quali e come difendersi

Alcuni tumori possono essere innescati da infezioni croniche non curate e trascurate con il tempo: ecco quali sono i più comuni e le contromisure da adottare.

Tumori, un caso su sei da infezioni croniche: lo studio che rivela quali e come difendersi
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Nonostante i passi avanti della Medicina, i nuovi casi di tumore aumentano in tutto il mondo e i fattori sono diversi: oltre all'età e all'invecchiamento della popolazione perché l'aspettativa di vita è aumentata, si legano anche cattive abitudini alimentari (abuso di alcol e tabacco) ma i tumori possono svilupparsi anche da comuni infezioni che causerebbero "il cancro in un caso su sei a livello globale". A lanciare l'allarme è stato il Comitato consultivo su vaccini e vaccinazioni dell'Associazione spagnola di pediatria (Cav-Aep).

Quali sono le infezioni più rischiose

Questi microrganismi molto conosciuti e direttamente coinvolti sono, tra i più noti e conosciuti, il papilloma virus (Hpv) e quelli che provocano l'epatite B e C: gli esperti hanno spiegato che a questi patogeni sono associate alcune tipologie di cancro tra qui quelli a fegato e stomaco, alla cervicale ma anche alcuni al sangue. "A livello globale, si stima che queste infezioni siano coinvolte fino al 18% di tutti i casi di cancro, anche se questa cifra è più bassa in Europa, dove si trova intorno al 10%", ha dichiarato il ministero della Salute spagnolo a El Mundo che ha riportato la notizia.

Come l' infezione diventa tumore

Ma quali sono i processi che possono portare in pochi casi all'insorgenza dei tumori da comune infezioni? "Contribuiscono allo sviluppo del cancro perché alterano i meccanismi cellulari chiave", afferma Ruth Vera, che fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Eco e direttrice del Servizio di Oncologia Medica del Complesso Ospedaliero di Navarra, in Spagna. È chiaro che questo processo non è immediato ma molto lungo e complesso: si inizia con un'infiammazione cronica che può danneggiare le cellule che a loro volta danno origine a mutazioni genetiche che alterano il sistema immunitario.

Quali virus sono pericolosi

"Il virus che ci infetta è incluso nel Dna delle nostre cellule, coesiste con esso e causa infiammazione cronica. Dopo gli anni si può finire per sviluppare il cancro. Non è che tu abbia l'infezione e avrai il cancro domani, no. Ci vogliono anni", sottolinea Ruth Vera. La cosa importante per la prevenzione, però, è che sul mercato sono già presenti due vaccini che proteggono contro due tipologie di papillomavirus che possono provocare tumori con una copertura che arriva fino al 90%.

Problemi opposti, invece, per il virus dell'epatite C per il quale non esiste ancora un vaccino in grado di prevenirlo e mette a rischio soprattutto tossicodipendenti o le persone che hanno subìto trasfusioni di sangue anche se da questo punto di vista i controlli sono nettamente migliorati nel corso degli anni.

Anche in questo articolo abbiamo parlato de Le 11 infezioni non curate che "aiutano" i tumori

Come difendersi per non avere complicazioni

Se, come detto, da un lato esistono alcuni vaccini già in commercio, è bene adottare comportamenti responsabili per evitare qualsiasi tipo di rischio. "Sebbene non esista una cura definitiva, i trattamenti antivirali possono controllare la replicazione virale e ridurre i danni al fegato, riducendo anche il rischio di progressione verso il cancro", spiegano gli esperti quando la malattia si sviluppa in quell'area dell'organismo. In ogni caso sarà lo specialista, come sempre, a dire quale sarà la cura più efficace per la tipologia ribadisce lo scienziato SEOM. Entrambe le malattie richiedono un'attenzione medica costante per prevenire gravi complicazioni a lungo termine.

Infezioni croniche, come si prendono e a cosa fare attenzione

Quando invece può manifestarsi un'infezione cronica con il batterio Helicobacter Pylori che colpisce il rivestimento gastrico, avviene solitamente con la saliva, l’acqua o cibo contaminato ma anche con il contatto diretto con feci infette. "La scarsa igiene e le condizioni igienico-sanitarie aumentano il rischio di contagio. Dal momento che non esiste un vaccino H.

pylori, è sempre consigliabile mantenere una buona igiene, lavarsi spesso le mani, soprattutto prima di mangiare", spiegano gli esperti che concludono dicendo come sia indispensabile controllare sempre le infezioni croniche, mantenere uno stile di vita sano così da abbassare enormemente i rischi legati a questi tumori.

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