Rinunce e sacrifici per giorni, settimane. Mesi. Tutte le mattine sulla bilancia a sbirciare con la coda dell’occhio: dita dei piedi arricciate per sembrare più leggeri e fiato sospeso. Così, quando l’asticella segna impercettibilmente un grammo in meno è fatta. Sei felice, ripagato di ogni sforzo, impegno e fatica. Ore di palestra a sbuffare e a maledire quel giorno che qualcuno è arrivato e ti ha detto che devi dimagrire.
Questione di salute, ancora prima che di estetica. Ti convincono con scenari ottimistici, «Vuoi mettere, con cinque chili di meno voli, il cuore fatica meno, passano i problemi con il colesterolo, quelli della pressione». Come se si dovesse spalancare la via del paradiso.
Ma arrivarci è dura. Soprattutto quando vedi dolci dappertutto, sai che non li puoi mangiare e loro spuntano come funghi. Nelle pubblicità, nelle vetrine dei negozi. Ovunque. La sera è il momento più pericoloso. Sul divano pensi che sì, in fondo in fondo, un cucchiaino minuscolo di Nutella non si noterà. E invece. Tutto conta.
Lo sanno i dietologi che, come militari alle prese con aspiranti marines, controllano, indottrinano, spaventano. «Un solo cioccolatino potrebbe rovinare il lavoro di mesi». E intanto, al solo pensiero, scende già per la gola. Lo sapeva bene Fantozzi, alle prese con il dietologo nazista, il professor Birkermeier dell’università di Jena.
Oggi però qualcosa nello scenario mondiale delle diete è cambiato. Un rapporto dell’Agenzia di sicurezza alimentare in Francia (Anses) lancia l’allarme: ci sono grossi rischi per la salute, qualunque tipo di dieta si faccia. Una conclusione che spaventa, che fa riflettere. Subito vengono in mente le diete suggerite dalle amiche, quelle che si leggono sui giornali, quelle che per tutto un giorno devi bere solo succo d’acero, quella del limone, quella sgonfiante, la depurativa, la drenante. Ma il problema è serio. Quelle del fai-da-te i nutrizionisti non le considerano nemmeno. Si sa che fanno male, lo danno già per scontato. No, loro si riferiscono proprio a quelle ufficiali, quelle dei medici. Hanno passato al setaccio una quindicina di regimi alimentari tra i più seguiti e sono arrivati a un giudizio senza appello: rischi reali legati all’eccesso di proteine o di lipidi, o alla carenza di vitamine e fibre. E addirittura nel 95% dei casi si riprende peso subito dopo, anzi anche più di prima. Avvilente. E moltissimi pazienti rischiano di sviluppare disturbi nel comportamento alimentare.
Nel rapporto pubblicato ieri dall’Anses si evidenziano soprattutto i rischi legati agli squilibri nutrizionali dovuti a digiuni rigorosi o carenze di certi alimenti. E tutte le diete sono sotto accusa, anche quelle più diffuse e giudicate efficaci come la Atkins, la Dukan, la Montignac, la californiana, la Weight Watchers.
E nell’80% delle diete esaminate, l’assunzione di proteine è superiore all’apporto consigliato, fino agli eccessi del noto regime proteinato Dukan, molto caro ai francesi. Forse allora meglio tornare alla vecchia dieta mediterranea. Sarà anche per questo che l’Unesco l’ha appena proclamata patrimonio dell’umanità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.