Trieste - Israele deve congelare tutta la sua attività di insediamenti nei territori palestinesi, compresa quella che viene definita la "crescita naturale". È questa la posizione assunta dal quartetto (Onu, Ue, Usa e Russia), riunitosi questo pomeriggio a Trieste, a margine della riunione del G8, secondo quanto riferiscono fonti europee.
L'appello a Israele I ministri degli Esteri del G8 hanno chiesto a Israele di congelare tutti gli insediamenti, comprese le espansioni di quelli esistenti. Nell capitolo sul Medio Oriente della dichiarazione diffusa a Trieste, i capi delle diplomazie degli Otto chiedono "alle parti di adempiere agli obblighi previsti dalla Roadmap, incluso il congelamento dell’attività di insediamento (anche quelle di 'crescita naturale') e l’inequivocabile fine della violenza e del terrorismo". Finora il governo Netanyahu si è rifiutato di sospendere l’ampliamento degli insediamenti sostenendo che la questione riguarderà il negoziato sullo status finale.
È stato anche ribadito "il pieno sostegno del G8 alla soluzione a due Stati con la creazione di uno Stato palestinese indipendente, democratico e contiguo che esista in pace con lo Stato di Israele e con gli altri Paesi vicini con confini sicuri e riconoscibili". Inoltre il G8 mantiene il "fermo impegno a fornire assistenza al popolo palestinese e a rafforzare le istituzioni democratiche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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