G8, la procura: in nessun atto Bondi e Matteoli E il coordinatore del Pdl: "E' un Paese incivile"

Nessun atto dell’inchiesta della procura di Perugia sugli appalti per i grandi eventi contiene i nomi dei due ministri. Matteoli amentisce le accuse: "Non esistono operazioni bancarie a me riconducibili". E Bondi: "Su di me solo notizie comiche"

G8, la procura: in nessun atto Bondi e Matteoli 
E il coordinatore del Pdl: "E' un Paese incivile"

Roma - Nessun atto dell’inchiesta della procura di Perugia sugli appalti per i grandi eventi contiene i nomi dei ministri Altero Matteoli e Sandro Bondi. Da Perugia, a quanto si apprende da ambienti all’interno della Procura, arrivano due secche smentite circa presunti atti in esame e testimonianze rese dall’architetto Angelo Zampolini nei quali, secondo indiscrezioni di stampa, ci sarebbero i nomi dei ministri Bondi e Matteoli. "Non esistono operazioni bancarie a me riconducibili", ha commentato Matteoli. Bondi ha anncunciato querela: "Su di me notizie comiche". La procura sta lavorando, con alcuni tecnici, sul computer dell’architetto Zampolini nell’ambito dei movimenti finanziari della presunta "cricca" guidata dall’imprenditore Diego Anemone in fatto di appalti pubblici.

La smentita di Matteoli "Non ho, nè mai ho avuto conti aperti nè disponibilità in banche estere, tantomeno in filiali di banche italiane operanti in Lussemburgo - ha replicato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti - non possono dunque esistere operazioni bancarie direttamente o indirettamente a me riconducibili, ovvero a persone a me collegate". Secondo Matteoli, infatti, "quanto riportato da alcuni quotidiani è quindi assolutamente falso e calunnioso, specie per me che all’estero non ho mai messo piede in una banca". Il ministro ha già dato mandato al proprio legale di "proteggere il mio buon nome in ogni sede".

Bondi querela "Sapevo di vivere in un paese barbaro e incivile almeno per le persone oneste, ma non fino a questo punto", ha commentato il coordinatore del Pdl spiegando di aver appreso oggi su Libero che "il mio nome figurerebbe in una inchiesta su movimenti bancari transitati per una filiale di Unicredit a Lussemburgo. Si tratta di una notizia semplicemente comica". "Purtroppo so bene che quando i fatti saranno accertati saràè sempre troppo tardi per rendere giustizia alla mia onestà - ha puntualizzato il ministro dei Beni culturali - comunque in riferimento alle notizie riportate oggi sui quotidiani Libero e Il Fatto, gli autori delle calunnie ne risponderanno presto in tribunale".

Gasparri: "Attacchi assurdi" "E' davvero incredibile lo stillicidio di notizie basate sul nulla che alcuni organi di informazione continuano ad alimentare, probabilmente sostenuti da qualche investigatore mosso più da astio politico che non d’amore per la verità", ha commentato il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Dopo gli attacchi indiscriminati a molti esponenti politici del centrodestra nei giorni scorsi a cui ho espresso convinta solidarietà come Bondi e Verdini - ha aggiunto l'esponente del Pdl - voglio sottolineare l’assurdità dei rinnovati attacchi nei confronti di Altero Matteoli per vicende strampalate e fuori dalla realtà".

"La serietà di Altero Matteoli è universalmente conosciuta ed apprezzata da tutti e prima di pubblicare autentiche sciocchezze qualche giornale dovrebbe fare qualche verifica in più. Così come qualche magistrato in campagna elettorale permanente - ha concluso Gasparri - al servizio della sua parte politica".

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