Gelmini: "E' solo fango il governo va avanti Non servono le elezioni"

Il ministro dell'Istruzione: "Il governo va avanti, lavora e crediamo che in questo momento l’Italia di tutto abbia bisogno tranne che di elezioni anticipate"

Gelmini: "E' solo fango 
il governo va avanti 
Non servono le elezioni"

Roma - Il caso Ruby non influenzerà il Governo né l’allargamento della maggioranza che è già "una realtà". È l’opinione di Maria Stella Gelmini, ministro dell’Istruzione, intervenuta a Milano per la firma di un protocollo con il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. A suo parere l’esecutivo procede sulla sua strada "nonostante questa campagna di fango che non fa onore a chi la mette in campo, ma che certamente non scoraggia il Governo e nemmeno il presidente del Consiglio e neanche la terza gamba". "Il governo va avanti, lavora e crediamo che in questo momento - ha ribadito Gelmini - l’Italia di tutto abbia bisogno tranne che di elezioni anticipate. Abbiamo avuto la possibilità di approvare una riforma importante prima di Natale come quella dell’università, oggi ci stiamo occupando di federalismo, crediamo che la strada intrapresa dal Governo e dal presidente Berlusconi sia quella dell’ammodernamento del Paese, del miglioramverno ento della qualità di vita dei cittadini e questo è il nostro impegno quotidiano". L’allargamento della maggioranza, secondo il ministro, "è ormai una realtà. Accanto al Pdl e alla Lega è nata una terza gamba, un gruppo di responsabilità che ci renderà autosufficienti per cui crediamo che ci siano tutte le condizioni per proseguire il lavoro intrapreso". A suo parere le ultime vicende che riguardano il premoier "non sono altro che l’ennesimo capitolo di una campagna persecutoria ai danni del presidente del Consiglio e dell’Italia che dura da quindici anni. Credo che ormai non si sorprenda più nessuno, ci sono alcune Procure che sono determinate a eliminare per via giudiziaria il presidente del Consiglio il quale resiste perché è convinto della bontà dei suoi comportamenti, perché soprattutto è stato ripetutamente votato e ha ricevuto la fiducia di milioni di italiani".

Pdl: "Indegna caccia all'uomo" "Tutti possono vedere che è in atto contro il Premier una caccia all’uomo mediatica che è semplicemente indegna. È un momento grave e delicato per il nostro Paese, in cui Š in gioco non solo la persona di Silvio Berlusconi, ma il diritto dei cittadini a vedere rispettato il proprio voto". Lo dice il portavoce del PdL Daniele Capezzone secondo il quale "è semplicemente inaccettabile che sia passata al setaccio e poi al tritacarne mediatico ogni aspetto della vita personale del Primo Ministro, e di chiunque abbia avuto o abbia a che fare con lui". "Sono convinto - aggiunge - che un numero crescente di cittadini si renda conto di quanto sia grave quel che sta accadendo. Resta l’amarezza per un’opposizione pronta a speculare su tutto, e che non comprende, o mostra di non farlo, la pericolosità profonda, per il presente e per il futuro, di queste situazioni, che possono tenere un Paese sotto costante rischio di destabilizzazione politica".

Ciocchitto: "Contro Silvio un blitz militare" "Contro Silvio Berlusconi più che un blitz giudiziario è stato realizzato un blitz militare". Lo dice il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, conversando con i giornalisti e aggiunge: "qualunque persona andava ad Arcore veniva schedata, seguita, intercettata. È in corso un’operazione che ha caratteri fortissimi di destabilizzazione, che mette a repentaglio la libertà di tutti. In ballo non c’è soltanto Berlusconi, ma libertà elementari che riguardano ognuno di noi. A questo punto in Italia si apre una questione di libertà"

Prestigiacomo: "Character assassination" "Tutti possono vedere che è in atto contro il Premier una caccia all’uomo mediatica che è semplicemente indegna. È un momento grave e delicato per il nostro Paese, in cui Š in gioco non solo la persona di Silvio Berlusconi, ma il diritto dei cittadini a vedere rispettato il proprio voto". Lo dice il portavoce del PdL Daniele Capezzone secondo il quale «è semplicemente inaccettabile che sia passata al setaccio e poi al tritacarne mediatico ogni aspetto della vita personale del Primo Ministro, e di chiunque abbia avuto o abbia a che fare con lui". "Sono convinto - aggiunge - che un numero crescente di cittadini si renda conto di quanto sia grave quel che sta accadendo.

Resta l’amarezza per un’opposizione pronta a speculare su tutto, e che non comprende, o mostra di non farlo, la pericolosità profonda, per il presente e per il futuro, di queste situazioni, che possono tenere un Paese sotto costante rischio di destabilizzazione politica". 

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